TAURIANOVA (Reggio Calabria) – Un intenso weekend di dibattito culturale, partendo dalla letteratura per poi spaziare dalla filosofia alla musica, dalla politica all’attualità, che a Taurianova Capitale del libro ha visto come protagonista assoluto il Mediterraneo, da millenni crocevia di lingue, culture e tradizioni. «Il Mediterraneo non solo come luogo fisico – ha sottolineato nelle conclusioni Carlo Parisi, direttore di Giornalisti Italia e segretario generale della Figec Cisal – ma come modo di pensare che, grazie ai Greci e ai Romani, per secoli è stato culla della civiltà occidentale, ma anche centro dei destini, tutt’altro che felici, del mondo».
«Il Mediterraneo – ha evidenziato Parisi – con le sue storie di contraddizioni, conflitti culturali, ideologici, religiosi, le sue isole, le sue illusioni e speranze tradite, la grande solitudine di tanti uomini e di tante donne… Un viaggio, insomma, nella provvisorietà dell’uomo che affida il suo pensiero all’eternità».
«Taurianova Capitale del libro – ha sottolineato il direttore di Giornalisti Italia – è un’occasione e un’opportunità, non per l’ennesimo “viaggio in nessun luogo”, ma per disegnare il futuro attraverso la conoscenza del pensiero letterario del passato riletto con la chiave di lettura di un presente difficile, drammatico, preoccupante. La letteratura, insomma, per conoscere la storia, non commettere gli errori del passato e realizzare quelle che un tempo apparivano utopie, ma oggi sono realtà oltre ogni immaginazione». E su questo punto Parisi ha affrontato il tema dell’intelligenza artificiale, «panacea per settori come la salute e l’ambiente, ma devastante per le professioni intellettuali».
Nel ringraziare Pierfranco Bruni e il Ministero della Cultura per la scelta di Taurianova Capitale del libro e Neria De Giovanni per aver scelto la cittadina calabrese quale sede dell’annuale convegno internazionale dei critici letterari, Carlo Parisi ha elogiato il lavoro svolto con entuasiasmo e passione dal sindaco Roy Biasi e dall’assessore Maria Fedele, in questo anno di riscoperta della cultura e del pensiero di due illustri figli di questa terra:
Tommaso Campanella che con “La città del Sole” ci insegna il valore dell’individuo che sviluppa la sua personalità soltanto all’interno della società e Corrado Alvaro che ci ammonisce che “il calabrese va parlato”». Punti sui quali l’on. Angela Napoli, presente ai lavori, non ha perso l’occasione per invocare una “rivolta culturale”.
Dunque, “Il Mediterraneo: da Corrado Alvaro alla letteratura moderna” è stato il tema del Convegno Internazionale dei Critici Letterari, curato dall’Aicl (Associazione Internazionale Critici Letterari) in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Taurianova e il patrocinio, tra gli altri, del Ministero della Cultura, della Regione Calabria, della Città Metropolitana di Reggio Calabria, della Figec Cisal e del nostro quotidiano Giornalisti Italia, che ha riunito nella cittadina reggina critici letterari, accademici, studiosi e scrittori da diverse città italiane e paesi del mondo, come Spagna, Portogallo, Austria, Romania, Stati Uniti, Francia.
Da Corrado Alvaro ad Albert Camus, passando per Tommaso Campanella, George Orwell, Ion Minulescu e tanti altri scrittori che hanno segnato la storia della letteratura moderna e contemporanea, gli interventi dei relatori hanno offerto uno sguardo inedito sui temi affrontati, tracciando fili e connessioni tra gli stili e le poetiche di svariati autori.
Un evento di rilievo che ha reso la città Capitale Italiana del libro 2024 il palcoscenico di un dibattito letterario internazionale, omaggiata anche dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che attraverso Pierfranco Bruni, presidente della commissione del MiC per la Capitale del libro 2024 e socio dell’Aicl, ha voluto mandare i propri saluti sottolineando l’importanza di questa ricorrenza.
«Siamo tutti emozionati per la tanta bellezza che ci ha circondato in queste due giornate», commenta Neria De Giovanni, presidente dell’Aicl, sottolineando che «quando è stata proposta Taurianova Capitale del libro di quest’anno, non potevamo immaginare che avremmo trovato così tanta armonia tra le persone che vi lavorano, e soprattutto tanto entusiasmo.
Ci sentiamo in un contesto veramente internazionale, pieno di voglia di fare cultura e di migliorarsi costantemente. È fondamentale continuare a far capire che la cultura genera anche una forma di microeconomia dell’accoglienza che arricchisce tutto il territorio. Andiamo via con la speranza di tornare qui presto per altre iniziative».
L’evento ha già lasciato un segno tangibile del lavoro svolto, non solo attraverso la pubblicazione degli atti del convegno – distribuiti durante le due giornate di studi – ma anche grazie alla donazione effettuata da ciascuno dei soci dell’Aicl presenti, i quali hanno omaggiato la città di Taurianova con una copia delle loro opere, arricchendo ulteriormente il già vasto patrimonio della biblioteca comunale “A. Renda”.
«Arriviamo al termine di quest’esperienza carichi di gioia e gratitudine – aggiunge Maria Fedele, assessore alla Cultura di Taurianova e direttore artistico di Tcil – per aver avuto la possibilità di ospitare un evento di questa portata e prendere attivamente parte ai lavori. Ascoltare i contributi dei vari relatori, discutere con loro anche al termine delle sessioni, ci ha permesso di nutrirci veramente di cultura e arricchirsi in modo straordinario, stringendo anche nuovi legami che sono sicura porteranno benefici e opportunità di crescita per la nostra città anche in futuro».
Al termine del convegno, i partecipanti hanno approvato una mozione speciale, rivolgendo un appello ai leader dei Paesi mediterranei ed esortandoli a considerare la letteratura e la parola scritta come strumenti di civiltà e benessere. In un contesto segnato da conflitti e divisioni, la mozione richiama l’attenzione sull’importanza del Mediterraneo come crocevia storico di culture, religioni e scambi commerciali, nonché come custode di un ricco patrimonio naturale e culturale.
I firmatari auspicano che il Mediterraneo possa tornare a essere un simbolo di unità e condivisione, evidenziando l’urgenza della cooperazione in ambito culturale per affrontare sfide comuni come il cambiamento climatico e le crisi migratorie, a beneficio delle identità nazionali e regionali.
Due intense giornate per Taurianova Capitale del libro, quindi, giunte al termine con l’anteprima nazionale del libro “Manlio Sgalambro. L’empietà del greco siculo” di Pierfranco Bruni, che ha dato il via alle celebrazioni promosse dal Comitato Nazionale per il Centenario dalla nascita di Manlio Sgalambro del Ministero della Cultura.
Nell’affollata biblioteca “Renda”, Pierfranco Bruni, presidente del Comitato per i cento anni di Manlio Sgalambro, ha dialogato con Neria De Giovanni e Carlo Parisi sottolineando di credere che «il pensatore di Lentini sia un punto di riferimento della filosofia cosiddetta moderna, che fa da ponte tra il mondo accademico e il mondo non sistematico delle accademie».
«Celebrare il suo centenario partendo da Taurianova Capitale del libro, apre una dialettica su quella filosofia che – ha concluso Bruni – ha organizzato il pensiero sul progetto di mediterraneità, nel suo valore intrinseco con le comunità e il territorio. Presentare questo volume a conclusione di un convegno internazionale proprio sul tema del Mediterraneo, considerato che è stato molto tradotto soprattutto in Francia e in Spagna, ci ha permesso di portare avanti una discussione a tutto tondo sulla questione filosofica». (giornalistitalia.it)
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