ROMA – “La vicenda, come ha riconosciuto il direttore di Rai1 Giancarlo Leone, pone l’esigenza di una riflessione attenta da parte del servizio pubblico, in considerazione del fatto che la tv è un mezzo complesso, che con le sue modalità di confezionamento può anche ingenerare percezioni fuorivianti di realtà molto delicate”. Lo dichiara all’Adnkronos Franco Siddi, consigliere di amministrazione della Rai, in merito alla vicenda dei Casamonica a “Porta a Porta”.
Un’affermazione che arriva al termine di un pomeriggio (quello di ieri, ndr) di riflessioni scambiate fra consiglieri Rai: “Non ci siamo riuniti, nessun incontro informale del cda o di una parte di esso – spiega Siddi – semplicemente oggi in Rai c’eravamo io, la consigliera Borioni e la presidente Maggioni, contemporaneamente ma non insieme. Abbiamo avuto dei dialoghi, degli scambi d’idee sulla vicenda, come con altri consiglieri, ma questo è tutto”.
“Da consigliere Rai non credo certo di poter essere censore dell’autonomia professionale dei giornalisti della Rai”, scandisce poi Siddi e aggiunge: “Credo che tante reazioni indignate vi siano state perchè la vicenda è avvenuta in uno spazio particolare, nel salotto televisivo d’Italia. Certo mi piacerebbe vedere di più in televisione quanti tra i giornalisti pagano un prezzo alto per il loro essere in prima linea nel dare conto del malaffare”. (Adnkronos)
“In tv mi piacerebbe vedere di più i giornalisti in prima linea contro il malaffare”