ROMA – Gino Falleri oggi compie 90 anni. Un traguardo storico per il giornalista – origini marchigiane, come lui stesso ama sottolineare a chi ne loda la tempra inossidabile – che continua a vivere e a lavorare guardando “sempre avanti”. 90 anni vissuti alla grande, con lo spirito mai domo, quelli del consigliere nazionale della Fnsi, presidente del Dipartimento Nazionale Uffici Stampa e del Gus e vicepresidente dell’Odg del Lazio, che di avventure e di battaglie, nella vita come nella professione, ne ha superate tante: “Ho vissuto la guerra e le censure a giornali e giornalisti, e oggi ci riprovano a metterci il bavaglio”.
Nato a Mercatello sul Metauro, in provincia di Pesaro-Urbino, l’8 luglio 1926, Luigi Falleri è laureato in giurisprudenza e iscritto nell’elenco pubblicisti dell’Ordine dei giornalisti del Lazio dal 1957. Ha iniziato la carriera al quotidiano Il Messaggero di Roma, quindi ha lavorato per Momento Sera, Il Giornale d’Italia, Italia Sera, l’Opinione, Il Globo, l’agenzia di stampa Asca ed il Gr2 della Rai.
È stato anche direttore di TeleTerni (1974-1977), capo ufficio stampa dell’Ente nazionale per la prevenzione degli infortuni (1971-1982) e consulente per i media del direttore generale dell’Ispesl fino al 31 dicembre 1988. È stato, inoltre, addetto stampa del presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sulla cooperazione (1994-1995).
Ex segretario generale aggiunto della Fnsi e membro della Giunta Esecutiva (1974-1976, 1978-1984 e 2007-2011), dal 1987 è presidente del Gruppo giornalisti uffici stampa e presidente dell’Unione giornalisti per l’Europa federale. Alle ultime elezioni dell’Odg laziale, il 20 maggio 2013, Gino Falleri è stato l’unico ad essere eletto al primo turno con 709 voti.
È stato docente di diritto all’informazione e giornalismo presso alcune università italiane, tra cui: Luiss, Università di Pisa (2005-2011), Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” (2006-2007) e Università di Siena (2008-2012).
Gino Falleri è consigliere del Comitato di direzione della Scuola Superiore di giornalismo della Luiss, è stato consigliere del Comitato di direzione della Scuola post-universitaria di giornalismo dell’Università di Tor Vergata di Roma e membro dell’Osservatorio sui media istituito dall’Università Bocconi di Milano. È, inoltre, socio fondatore e consigliere dell’Eurispes.
Nel 1982 riceve il Premio 25º Anniversario Radiogiornale; nel 1983 il Premio Personalità Europea; nel 1986 il Premio Capo Circeo-Regione Lazio; nel 1987 il Premio Chianciano della critica radiotelevisiva; nel 1987 la Targa d’Oro della Fondazione Poeti Scrittori e Giornalisti per la pace; nel 1987 il XX Premio Città Eterna; nel 1992 il Premio Luigi Vinci; nel 1997 il Premio Nazionale Stampa Sabina; nel 2002 il Premio Internazionale Tivoli per il turismo; nel 2002 il Premio Itaca; nel 2006 il Premio alla carriera assegnato dal Gruppo Uffici Stampa; nel 2006 la Targa dell’Incrociatore Garibaldi; nel 2006 il Premio Scugnizzo d’Oro; nel 2012 il Premio speciale Fontane di Roma; nel 2012 il Premio Internazionale Cartagine.
Numerose le pubblicazioni a sua firma: “Pubblicisti ieri e oggi”, Roma; “Professionista della comunicazione: l’addetto stampa”, “Uffici stampa: fonte e supporto dell’informazione ancora da approfondire”, “Uffici stampa tredici anni al Duemila”, “Addetto stampa: una professione non regolamentata”, “La comunicazione istituzionale: luci ed ombre della legge Frattini-Di Bisceglie”, in Regioni e Comunità locali, “Diffamazione, libertà di stampa e rischio del giornalista”, “La riforma delle professioni intellettuali: un nuovo modello per quella giornalistica”, “Il Portavoce, competenze e limiti”, “Gli scenari dell’informazione futura: giornalisti e pubblicisti”, ordine professionale e deontologia.
“Gino Falleri, – afferma il segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, – oltre che un grande amico, è una preziosa risorsa per la categoria dei giornalisti che deve a lui importanti risultati raggiunti per quanto riguarda l’istituzione degli uffici stampa e il riconoscimento dei diritti di chi vi lavora. A Gino, a cui vanno gli auguri più sinceri e affettuosi, dobbiamo, ancora, tante battaglie condotte in difesa dei pubblicisti e dei valori etici e deontologici della professione giornalistica”. Augurissimi, naturalmente, anche da tutta la Redazione di Giornalisti Italia. (giornalistitalia.it)