HANOI (Vietnam) – I giornalisti americani e Kim Jong-un non possono stare nello stesso albergo. Gli inviati di stampa e tv statunitensi sono stati costretti a lasciare l’Hotel Melia di Hanoi – dove le autorità vietnamite avevano allestito la Sala stampa per coprire il vertice tra Donald Trump ed il leader nordcoreano – e a trasferirsi in fretta e furia in un’altra sede.
«I giornalisti americani sono stati cacciati dall’albergo dove abbiamo trascorso giorni, allestendo il nostro spazio di lavoro», ha denunciato in un tweet il corrispondente della Cnn dalla Casa Bianca, Jim Acosta, dopo la decisione comunicata dal ministero degli Esteri vietnamita di trasferire la sala stampa dall’Hotel Melia, dove alloggia Kim, al centro per i media internazionali a qualche centinaio di metri di distanza. E questo con appena un’ora di preavviso, hanno lamentato i reporter.
«Kim Jong un continua a dettare legge, che sia in Corea del Nord o in Vietnam – ha accusato un altro giornalista della Cnn, Will Ripley – . Gli Stati Uniti volevano che il summit si tenesse a Da Nang, che aveva già ottenuto il via libera dei servizi segreti dopo il vertice dell’Apec, Kim voleva Hanoi. Arrivare in aereo in Vietnam avrebbe causato meno problemi al traffico ferroviario e stradale, Kim ha insistito per il treno. E ora questo…».
Sono circa tremila i giornalisti accreditati ad Hanoi per seguire il secondo vertice Kim-Trump. (adnkronos)
Gli inviati di Cnn e altri media americani allontanati dalla Sala stampa all’Hotel Melia