ROMA – La giornalista barese Francesca Borri, autrice di un’intervista al capo di Hamas a Gaza, Yehia Sinwar, è accusata dal movimento palestinese di avere “venduto” la stessa intervista al quotidiano israeliano Yediot Ahronot senza aver messo al corrente l’intervistato. I media arabi riportano in proposito un comunicato emesso dall’ufficio dello stesso Sinwar.
Una anticipazione dell’intervista a firma di Francesca Borri era stata diffusa giovedì sia da “la Repubblica” e sia da Yediot Ahronot, quotidiano conservatore israeliano. Ieri entrambi i giornali hanno pubblicato la versione integrale dell’intervista in cui Sinwar, tra l’altro, dichiara che il suo movimento “non vuole più guerre” con Israele.
Sempre ieri il quotidiano panarabo al Hayat ha pubblicato un comunicato di “chiarimento” dell’ufficio di Sinwar nel quale “sostiene che Borri aveva chiesto ufficialmente l’intervista per la Repubblica e il Guardian” e non anche per Yediot Ahronot, violando la volontà del leader di Hamas di non concedere interviste a media israeliani.
La giornalista Borri, “purtroppo non ha rispettato la sua professione ed a quanto sembra ha venduto l’intervista al giornale Yediot Ahronot (…) e distorto alcuni dei contenuti dell’incontro a favore del quotidiano israeliano”, ha scritto l’ufficio di Sinwar in riferimento, come scrive al-Jazeera, a dichiarazioni contrarie a guerre future con Israele. Parole, attribuite a Sinwar nell’intervista, che hanno suscitato molte polemiche sui media e numerose condanne sui social media arabi. Hamas nel comunicato “si è riservato il diritto di denunciare la giornalista”, come riporta la tv satellitare iraniana Al Alam. (askanews)
Di avere venduto senza permesso un’intervista al quotidiano israeliano Yediot Ahronot