CONAKRY (Guinea) – Un giornalista di 30 anni, Elhadj Mamadou Diallo, che lavorava per la testata on line Guinee 7, è stato ritrovato morto a Conakry, capitale della Guinea, venerdì scorso 5 febbraio.
Ancora un omicidio di uomo dell’informazione, secondo quanto denunciano la Federazione internazionale della stampa e la sua associata Federazione dei giornalisti della Guinea, che fanno appello alle autorità del Paese affinché si faccia luce sull’episodio e i colpevoli siano assicurati alla giustizia.
Diallo è stato ucciso mentre stava seguendo un incontro organizzato dal principale partito di opposizione nel Paese, l’Unione delle forze democratiche della Guinea (UFDG), nella sede stessa del partito. Non è chiaro come sia avvenuto l’omicidio, nonostante un testimone abbia riferito che “è stato un esponente dell’UFDG a sparare al giornalista” durante gli scontri, via via sempre più violenti, tra gli stessi membri di partito in lotta per determinarne il leader, tanto che i media locali e nazionali parlano di una vera e propria “guerra per la leadership”.
“Troppo spesso in Africa i giornalisti vengono uccisi e i delitti restano impuniti – afferma il presidente dell’Ifj, Jim Boumelha, – e Diallo è stato assassinato mentre svolgeva il suo lavoro: i suoi assassini devono essere assicurati alla giustizia”.
“Il governo della Guinea – incalza Boumelha – non deve trascurare la benché minima traccia per far luce su questo omicidio e deve garantire indagini capaci di arrivare in temi brevi ai colpevoli”. (giornalistitalia.it)
Elhadj Mamadou Diallo stava seguendo un meeting politico, la condanna della Ifj