BRESCELLO (Reggio Emilia) – “Il 22 luglio 1968, un infarto stroncò lo scrittore Giovannino Guareschi, ma furono in pochissimi a rendergli il giusto omaggio. Al cimitero di Roncole Verdi lo accompagnarono solo gli amici. Oggi sono in molti a ricordarlo e a celebrarne le virtù”. La Pro Loco Brescello ricorda, così, il giornalista, caricaturista, umorista e, soprattutto, scrittore tra i più apprezzati nel mondo (il più tradotto in assoluto), con oltre 20 milioni di copie vendute.
La sua creazione più nota, anche per le trasposizioni cinematografiche, è “Don Camillo” , il parroco che parla col Cristo dell’altare maggiore e che ha come antagonista Peppone, girato a Brescello, in provincia di Reggio Emilia.
“Ciao Giovannino, ti salutiamo – scrivono gli amici della Pro Loco Brescello – e ti ricordiamo citando un tuo noto aforisma”: «Ho dovuto fare di tutto per sopravvivere, tuttavia, tutto è accaduto perchè mi sono dedicato ad un preciso programma che si può sintetizzare con uno slogan: “Non muoio neanche se mi ammazzano”». (giornalistitalia.it)
Oggi in tanti ne celebrano le virtù, ma al suo funerale c’erano solo pochissimi amici