Giornalisti fortemente preoccupati dalle “improvvide” scelte compiute dall’azienda

Il Gruppo Conti Editore rispetti gli accordi di crisi

Conti EditoreSAN LAZZARO DI SAVENA (Bologna) – L’assemblea dei giornalisti della Conti Editore di San Lazzaro di Savena chiede “il rispetto degli accordi di crisi sottoscritti dalle rappresentanze sindacali con l’azienda, che consentono alla stessa significativi risparmi e rivendicano un altrettanto significativo impegno della proprietà ad investire sulle testate storiche dei settori del calcio, dell’auto e delle moto”. I fiduciari di redazione della Conti Editore Srl denunciano, infatti, che “se lo sbilancio aziendale è oggi più contenuto, ciò è dovuto, in modo particolare, all’impegno dei lavoratori, segnatamente dei giornalisti (ma non solo), che hanno accettato la riduzione dei trattamenti economici attraverso il contratto di solidarietà e i prepensionamenti (peraltro, questi ultimi, preceduti dalla cassa integrazione e dallo smaltimento di tutte le ferie pregresse)”.
I giornalisti ricordano che “lo stato di crisi in atto non è che l’ennesimo praticato negli ultimi anni. Malgrado la continua riduzione del personale, le redazioni hanno garantito nel passato e garantiscono tutt’oggi la continuità del prodotto. 
E questo grazie a sacrifici, non solo professionali, e all’abnegazione dei singoli redattori, che vanno ben oltre a quanto sottoscritto nei pur onerosi accordi di crisi”.
“Durante questi successivi periodi di crisi, è stato assicurato – aggiungono i fiduciari di redazione del Gruppo Conti – anche lo smaltimento di una notevole quantità di ferie pregresse, con ciò alleggerendo ulteriormente il bilancio aziendale di un debito verso i lavoratori. 
Tutto questo è stato regolato attraverso difficili accordi sindacali che l’azienda spesso reinterpreta a suo modo”.
In particolare, le rappresentanze sindacali chiedono: “il rispetto degli impegni verso i cassintegrati; il mantenimento dei precedenti livelli di riduzione degli stipendi anche dopo la riduzione – decisa con l’ultima legge di stabilità – del rimborso parziale della parte tagliata delle retribuzioni; la soluzione consensuale del problema del recupero dei riposi pregressi; il ripristino della polizza infortuni aziendale extra-professionale, annullata unilateralmente e senza darne notizia alle rappresentanze sindacali, dall’azienda nel 2013; il rispetto delle professionalità; l’uso corretto delle collaborazioni esterne”. 
“Nell’ultimo periodo – denunciano ancora le rappresentanze sindacali – l’azienda ha assunto un direttore (assegnandogli anche l’incarico di direttore editoriale, oltre che di direttore di testata) e un vicedirettore, e ha annunciato iniziative editoriali nel settore delle pubblicazioni di argomento gastronomico e della moda. 
Queste ultime sono scelte che destano profonda preoccupazione nelle redazioni perché sembrano indicare la scelta di investire in ambiti diversi da quelli che costituiscono l’asse centrale e storico della produzione della Conti Editore in ambito sportivo”.
I giornalisti ritengono, quindi, “necessario ottenere garanzie che i sacrifici di questi anni non verranno vanificati da improvvide scelte aziendali. 
Nel campo dell’editoria vi sono troppi esempi di questa natura per non avere simili preoccupazioni”. 

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