ROMA – La Giunta esecutiva della Fnsi e la consulta delle Associazioni Regionali di Stampa, riunite a Roma, esprimono «profonda preoccupazione per la vicenda delle testate giornalistiche del gruppo Domenico Sanfilippo editore, il quotidiano “La Sicilia” e “la Gazzetta del Mezzogiorno” e le emittenti televisive, coinvolte nel sequestro e confisca dei beni all’editore Mario Ciancio Sanfilippo, nel contesto di un procedimento penale ancora in corso».
«In questo momento di difficoltà delle testate e dei colleghi della Sicilia, della Puglia e di Basilicata – sottolinea il sindacato dei giornalisti – che lavorano con impegno e passione, respingiamo ogni forma di strumentalizzazione e tentativo di linciaggio delle redazioni. I giornali sono, prima di tutto, di proprietà dei lettori, che desiderano essere informati e che sono affezionati ai loro quotidiani, e dei giornalisti, i quali ogni giorno concorrono a confezionarli con enormi sacrifici dovuti ai tagli del personale. Per questo va respinto ogni tentativo di indebolire l’autonomia, la libertà e la prospettiva di redazioni che in questi anni hanno raccontato con onestà, con professionalità e con la schiena dritta le complessità politiche e sociali dei rispettivi territori, garantendo il diritto all’informazione in tre importanti regioni del Mezzogiorno».
La Giunta Fnsi «condivide le preoccupazioni di tutti i colleghi del gruppo per il futuro delle testate e per il mantenimento dei livelli occupazionali che sinora hanno garantito, grazie a un continuo impegno sul campo, la realizzazione di un prodotto al passo con le complesse sfide professionali che il mercato impone. Le vicende giudiziarie dell’editore Ciancio – incalza il sindacato – vanno tenute distinte dalla prospettiva professionale dei giornalisti delle sue testate».
La Giunta Fnsi rinnova, infine, l’appello «all’autorità giudiziaria e agli amministratori chiamati a guidare le aziende a tenere presente la specificità dell’impresa giornalistica». E ribadisce «la necessità di una interlocuzione costante con gli organismi rappresentativi dei giornalisti, nell’ottica di un rilancio delle testate e della salvaguardia dell’occupazione». (giornalistitalia.it)
“Le vicende giudiziarie dell’editore distinte dalla prospettiva professionale”