TORINO – Soldi in nero a politici piemontesi, giornalisti e attori di primo piano: di questo ha parlato Giuliano Soria, ex patron del Premio letterario Grinzane Cavour, intervenendo oggi a Torino al processo d’appello in cui risponde di peculato. I vip, ha detto, “ci usavano per il loro prestigio”.
“Ho sostenuto l’allora sindaco Sergio Chiamparino in due occasioni”, ha affermato. Poi ha citato gli assessori Alfieri, Oliva e Stefano Leo, il parlamentare Gianni Vernetti, il giornalista Corrado Augias e l’attore Giancarlo Giannini.
Soria in primo grado era stato condannato a 14 anni e sei mesi. Oggi in aula ha detto di avere “aiutato” numerosi politici torinesi e piemontesi, precisando talvolta (mentre elencava i nomi) che i contributi erano “in nero”.
“Ho sostenuto l’allora sindaco Sergio Chiamparino in due occasioni”, ha affermato, “e ho aiutato l’assessore Alfieri voracemente”. Poi ha citato gli assessori Oliva e Stefano Leo (“in nero”), il parlamentare Gianni Vernetti (“più volte”). Fra i giornalisti che beneficiavano delle iniziative del premio “Corrado Augias era il più vorace, era addirittura assillante sui pagamenti in nero”. Mentre “Alain Elkann pretese per sé e la moglie di allora un viaggio a New York che ci costò 13mila euro”.
Poi Soria ha elencato “la sfilza di attori pagati in nero” in occasione del festival di Stresa. “E’ costume nel mondo dello spettacolo”. Il primo è Giancarlo Giannini, “che volle essere pagato prima ancora di entrare”.
“Partivo per Stresa – ha raccontato – con 100mila euro per gli attori”. (Ansa)
Oltre a politici piemontesi, l’ex patron del Premio cita Augias, Elkann e Giannini