Giornalisti in sciopero per il rischio di chiusura del Fondo di tutela. Con loro Fnsi e Ifj

Grecia, previdenza a rischio: la stampa si ferma

Greece BailoutATENE (Grecia) – Uno sciopero di 24 ore, dalle 6 di stamane alle 6 di domani, mercoledì 4 ottobre: lo hanno proclamato e messo in atto i giornalisti greci per protestare contro il rischio di chiusura del Fondo di previdenza sociale, paventato a seguito delle misure di austerity chieste al governo di Atene per il salvataggio della Grecia. Ad incrociare le braccia, fino all’alba di domani, sono i giornalisti di tutte le emittenti televisive e radiofoniche, della carta stampata e del web.
La decisione di scioperare, per la seconda volta in pochi giorni, si è resa necessaria dopo che i sindacati di categoria – spiegano i giornalisti greci – hanno a lungo tentato di trovare un accordo con governo ed editori che scongiurasse la chiusura dell’Edoeap, l’Istituto che garantisce previdenza e assistenza sanitaria ai giornalisti del Paese.
Le richieste restano le stesse che hanno portato allo sciopero del 26 settembre: una soluzione alternativa alla chiusura del Fondo, superando l’atteggiamento inflessibile di governo ed editori, e la richiesta alle autorità greche di avviare immediatamente il confronto per giungere ad una legge che assicuri retribuzioni e pensioni decorose ed una piena occupazione con pari diritti per tutti.
Solidarietà ai giornalisti greci è stata espressa dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, che ha inviato un messaggio al principale sindacato ellenico, l’Esiea, e dalla Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj).

IL MESSAGGIO DELLA FNSI AI GIORNALISTI GRECI

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana è al fianco dei colleghi e dei sindacati dei giornalisti greci, in sciopero oggi per 24 ore per protestare contro il pericolo di restare senza protezioni sociali, dopo aver a lungo tentato di negoziare con il governo e gli editori una soluzione alternativa alla chiusura dell’Edoeap, l’Istituto che garantisce previdenza e assistenza sanitaria alla categoria.
La cancellazione dei diritti e delle tutele dei lavoratori, in particolare dei giornalisti, rende più debole la democrazia. Giornalisti meno tutelati sono giornalisti più ricattabili e meno liberi di fare il loro lavoro. In questo modo si compromette il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati e la qualità stessa della democrazia scivola verso il basso.
Per questa ragione la Federazione nazionale della stampa italiana sostiene la lotta dei colleghi greci e auspica che tutti i sindacati europei dei giornalisti, insieme con la Ifj, possano promuovere iniziative di mobilitazione in tutti i Paesi europei per proteggere i giornalisti e il loro lavoro e per affermare il diritto dei cittadini a ricevere una informazione corretta e completa.

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