ATENE – Anche i giornalisti hanno preso parte, in Grecia, allo sciopero generale, iniziato alle 6 di ieri e terminato alla stessa ora di stamane, indetto dai sindacati per protestare contro le restrizioni introdotte da Alexis Tsipras, in particolare contro l’aumento delle tasse e la riforma del sistema pensionistico.
All’appello ad incrociare le braccia per 24 ore della Federazione panellenica dei sindacati dei giornalisti, affiliata Efj (Federazione europea dei giornalisti), hanno aderito i giornalisti di tutti gli organi di stampa (quotidiani, periodici, testate on line), quelli della Ert, l’emittente radiotelevisiva di Stato, e di tutte le altre tv e radio, oltre ai redattori dell’agenzia Athens-Macedonian News agency e a tutti gli Uffici stampa.
“Questo sciopero è un primo avvertimento – così in un comunicato del Sindacato giornalisti dei quotidiani di Atene – contro le politiche che violano i diritti e sradicano le libertà, sferrando un duro colpo alla società così come al mondo dell’informazione. I giornalisti, così come il resto della società, rivendicano il diritto al lavoro, alla sicurezza sociale, alle risorse dei propri fondi professionali, alla dignità. Il Fondo di previdenza personale dei giornalisti, il Fondo di assistenza sanitaria integrativa e il Sindacato dei giornalisti non sono negoziabili in quanto garantiscono la libertà di espressione, i contratti collettivi di lavoro e il diritto dell’opinione pubblica a ricevere notizie credibili”.
Per 24 ore “contro politiche che violano diritti e sradicano le libertà”