“I giornalisti più che al sindacato dovrebbero iscriversi al Wwf, ma l’alternativa c’è”

Graziella Lombardo: “Figec per crederci ancora”

Graziella Lombardo

MESSINA – Faccio una premessa: sono sempre stata iscritta al sindacato. Fino ad un anno fa c’era quello unico e per oltre trent’anni è stato come per l’Enel e il gas. Me lo ricordavo quando c’era da pagare la “bolletta”, vale a dire la quota associativa, o quando c’era il rinnovo delle cariche e qualche amico interessato mi chiamava.
Ma mentre Enel e gas mi rendevano di sicuro un servizio, l’associazione non me ne ha mai reso uno, neanche quando ne avrei avuto bisogno o era il caso di intervenire. Me ne assumo la colpa: non ho mai chiesto solidarietà a nessuno per qualche minaccia o querela temeraria, né ho mai usufruito di vecchi privilegi che forse oggi neanche ci sono più come sconti aerei… qualche ingresso gratis al cinema.

Graziella Lombardo

Forse perché non ho manie di protagonismo, mentre mi accompagna una buona dose di masochismo che mi consente il vezzo di mantenere un certo alone anticonformista.
Eppure, qualche anno fa, nonostante la distanza siderale con il concetto stesso di sindacato, mi sono fatta trascinare nel meccanismo, quello che quando ero ragazza pensavo fosse un passatempo per i vecchi colleghi che non avevano più tanto da fare nelle redazioni.
Sarà che sono diventata vecchietta anch’io, anche se il da fare ancora non mi manca, ho deciso di  mettermi in gioco: sono stata eletta segretaria di Assostampa a Messina. Tanto entusiasmo iniziale, tante cose da fare, qualche importante risultato ottenuto ma anche il disagio di fronte alla prova provata che la sbandierata solidarietà, il mutuo soccorso, la difesa degli interessi precipui della categoria – non solo un equo compenso ma anche l’etica, la libertà di espressione, il rispetto per la notizia e soprattutto per il lettore – non sono più il collante che unisce i giornalisti.
In troppi si impastano la bocca di etica professionale, poi si scopre una categoria ricca di incarichi incompatibili: dagli uffici stampa alle marchette politiche.
E mentre i giornali sono cambiati, le tecnologie hanno stravolto anche il modo di fare informazione, la categoria dei giornalisti più che al sindacato dovrebbe iscriversi al Wwf perché a rischio estinzione, tanti colleghi restano avvitati su interessi personali, più che di categoria. Non esiste un criterio per l’assegnazione degli uffici stampa pubblici, il codice deontologico di non assumere incarichi in contrasto con i ruoli ricoperti in redazione è diventato un optional in nome della pagnotta, si vive discutendo delle poche centinaia di euro da difendere con gli editori, quando gli abbiamo già permesso di rubarci anche l’anima e costruire un popolo di precari a qualche spicciolo a pezzo. Quando mi è stato chiesto di rinunciare al mio contratto perché sottoscritto con la Cisal e non con la Fnsi, la stessa che lo aveva rescisso con Uspi e che non riesce a rinnovare un contratto con la Fieg scaduto da quasi dieci anni, è stata la famosa goccia.
Era ora di cominciare a definire una nuova identità. Nasce così Figec, nasce così la mia adesione a Figec. E non è la volontà di spaccare la categoria. È solo la presa di coscienza che questa categoria, non solo a Messina, ma a Palermo e nell’Italia intera, é già spaccata ed e giusto che se ne sia presa coscienza raggruppando chi crede ancora nel sindacato provinciale, regionale e nazionale. Prendendo formalmente le distanze dalla ferrea logica dei numeri – tra l’altro non sempre rispondenti alla realtà – e formando un gruppo a sé con la voglia di mettere un argine ad un andazzo miope che rischia di portare dritto in un tunnel senza uscita: la morte di questa professione. Non è facile invertire la rotta quando si hanno davanti solo macerie. Ma sarebbe stato un delitto non provarci. Se ci riusciremo dipende da tutti noi. (figec.it)

Graziella Lombardo

CHI È GRAZIELLA LOMBARDO

Graziella Lombardo

Nata a Messina, è giornalista professionista iscritta all’Ordine dal 1990. Ha mosso i primi passi al Giornale di Sicilia e diretto per anni il settimanale d’inchiesta Centonove. Nel marzo 2022 ha rassegnato le “dimissioni immediate e irrevocabili” da segretaria dell’Assostampa Messina e da iscritta all’Associazione Siciliana della Stampa e alla Fnsi.
Attualmente consigliere nazionale e componente della Giunta Esecutiva della Figec (Federazione italiana giornalismo editoria e comunicazione), refrattaria alle nuove tecnologie e ai social, si è fatta sedurre dal web grazie a Citynews. È responsabile di MessinaToday. (figec.it)

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Un commento

  1. Attilio Raimondi

    Io conosco bene Graziella Lombardo: collega con la schiena dritta, professionista seria ed instancabile, refrattaria a qualsiasi compromesso. È una brava giornalista ed una risorsa per la Figec.

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