Incendiati auto e motorino al corrispondente da Porto Recanati del Corriere Adriatico

Grave attentato al giornalista Aurelio Bufalari

Aurelio Bufalari

Aurelio Bufalari

La facciata danneggiata dalle fiamme

La facciata danneggiata dalle fiamme

PORTO RECANATI (Macerata) – Grave attentato intimidatorio nei confronti del giornalista Aurelio Bufalari, 71 anni, corrispondente da Porto Recanati del Corriere Adriatico. Ignoti hanno dato alle fiamme, questa notte verso le ore 3.30, l’autovettura Volkswagen Passat 1900 Tdi e il motorino Malaguti che si trovavano parcheggiati davanti all’abitazione del giornalista, in via Silvio Pellico, una parallela del lungomare della splendida cittadina marchigiana.
Secondo i Carabinieri della Stazione di Porto Recanati ed i Vigili del Fuoco di Civitanova Marche non ci sono dubbi sulla matrice dolosa dell’incendio, considerato che è stata rinvenuta una tanica di latta con tracce di acquaragia. L’incendio è stato appiccato all’autovettura e, successivamente, si è propagato al motorino distruggendoli entrambi e danneggiando anche la facciata dell’edificio.
Aurelio Bufalari è giornalista pubblicista iscritto all’Ordine delle Marche dal 18 luglio 2005.
Un chiaro atto di intimidazione – denuncia il Corriere Adriatico – nei confronti di un giornalista sempre impegnato in prima linea nel raccontare la vita di una città testimoniando episodi di cronaca e di politica. Un impegno quotidiano che non verrà meno. L’auspicio è che le indagini, subito avviate, possano portare a un rapido accertamento su quanto accaduto”.
“Preoccupazione e sconcerto” sono stati espressi dal presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, Dario Gattafoni, per il quale “si tratta di un gesto gravemente intimidatorio che, unito a minacce più o meno esplicite ricevute di recente da altri giornalisti locali, getta ombre inquietanti sulla situazione dell’ordine pubblico in una cittadina ultimamente turbata da tensioni e gravi episodi di cronaca e induce a riflettere sulle difficoltà e i rischi connessi al dovere professionale di informare la collettività”.
Nell’esprimere al collega Bufalari la “piena solidarietà dell’Ordine dei giornalisti delle Marche e l’apprezzamento per il rigore professionale che contraddistingue il suo lavoro”, Dario Gattafoni  auspica “che la Magistratura e le forze di polizia possano assicurare rapidamente alla Giustizia i responsabili del gesto criminale, per restituire tranquillità al lavoro dei cronisti locali e all’intera comunità portorecanatese”.

L’auto completamente distrutta dalle fiamme

L’auto di Bufalari completamente distrutta dalle fiamme

“Piena e convinta solidarietà” al cronista del Corriere Adriatico, vittima dell’attentato, viene espressa dal consigliere nazionale marchigiano della Fnsi, Roberto Damiani, dal consigliere generale e fiduciario Inpgi delle Marche, Rosalba Emiliozzi, e dai componenti della Giunta Esecutiva Fnsi, Carlo Parisi, Enrico Cocciulillo e Giuseppe Di Pietro. I sei esponenti di “Stampa Libera e Indipendente” si dicono “seriamente preoccupati dalla gravità di un episodio che assume un significato ancora più inquietante perché si registra in una regione che, prima di oggi, non aveva mai registrato intimidazioni di questo genere nei confronti dei giornalisti”.
Solidarietà ad Aurelio Bufalari anche dalla deputata di Sinistra Ecologia e Libertà, Lara Ricciatti. “Abbiamo il dovere – sottolinea la parlamentare di Fano – di fare muro contro gli inaccettabili atti intimidatori ai danni di giornalisti e cronisti che svolgono la loro funzione nell’interesse della collettività”.
Riferendosi alle intimidazioni che in tutto il Paese colpiscono gli operatori dell’informazione, la Ricciatti sottolinea, infatti, che “atti di questa natura, che stanno colpendo diversi cronisti, a prescindere dal loro grado di notorietà, sono il sintomo del «fastidio» che il racconto dei fatti può dare a molti centri di potere. Per questo trovo necessario rivolgere pubblicamente al cronista del Corriere Adriatico la mia piena solidarietà e vicinanza, unite all’invito di proseguire nel suo delicato lavoro”.
Immediata la risposta anche dal fronte delle indagini.
“Esprimo ad Aurelio Bufalari – ha dichiarato Giovanni Giorgio, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Macerata – la mia più profonda solidarietà per l’attentato incendiario subito. Faremo il possibile per identificare gli autori del grave gesto intimidatorio, che ha colpito direttamente anche il Corriere Adriatico”.
“Purtroppo, la fascia costiera compresa tra Civitanova Marche e Porto Recanati – sottolinea il procuratore di Macerata – si dimostra sempre più interessata da allarmanti attività criminose, rispetto a cui intensificheremo l’azione di contrasto, contando sull’attivo contributo della civile gente marchigiana. Sono sicuro che chi è in grado di fornire notizie alle forze di polizia, lo farà”. (giornalistitalia.it)

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