ROMA – «Questo Governo può mettere in campo strumenti utili per fare qualcosa di positivo per il settore dell’informazione e dell’editoria». Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giuseppe Moles, annunciando che, nel prossimo decreto del Governo, saranno presenti una serie di misure, incentivi e sostegni e che, presto, farà partire – presiedendolo – il tavolo sull’equo compenso «per affrontare nel migliore di modi il nodo della condizione dei precari».
Auspicando «un rapido recepimento della direttiva europea sul copyright», Moles lavora, infatti, per «garantire occupazione e ristoro per tutti».
Quanto al destino dell’Inpgi, per il quale il 30 giugno prossimo scade lo scudo antcommissariamento, Moles – nel rispetto delle competenze del ministro del lavoro, Andrea Orlando, che oggi si è recato in via Salaria, sul luogo dell’omicidio di Massimo D‘Antona, per rendere omaggio al giurista ucciso 22 anni fa dalle Brigate Rosse – ha assicurato che «sono allo studio del Governo alcune misure per giungere ad una soluzione positiva perché è fondamentale che si tuteli l’istituto di previdenza dei giornalisti italiani».
L’obiettivo del Governo per la salvaguardia dell’occupazione è stato confermato dal ministro Orlando nel corso di una conferenza stampa. «Nel decreto legge Sostegni bis – ha affermato – c’è una risposta al rischio che la ripesa ordinaria delle attività economiche possa produrre effetti collaterali sull’occupazione e ci sono una serie di strumenti che mirano a contenere questo».
Orlando ritiene, comunque, «preferibile usare le risorse a nostra disposizione per interventi mirati piuttosto che per interventi generalizzati che rischiano di dare risorse a chi non ne ha bisogno e di non darne abbastanza a chi ne ha più bisogno. In questo senso siamo andati nella direzione della selettività».
Il riferimento è alla proroga del blocco dei licenziamenti. «Ci sono settori – ha spiegato Orlando – in cui questo ragionamento va tenuto aperto. È la maggioranza che ha escluso la proroga, non approvando emendamenti in questo senso in Parlamento e, dunque, anche la ragion politica indica di seguire strade diverse da quelle sulle quali non si riesce a trovare un accordo in maggioranza e in grado di corrispondere a diverse situazioni. Quindi miriamo e corrispondiamo a una domanda effettiva piuttosto che avere bandierine che rischiano di non dare risposte adeguate a situazioni particolarmente gravi».
Nel decreto “Sostegni bis” ci sarà, comunque, una norma “anti licenziamenti”. L’ha voluta il ministro del Lavoro prevedendo, la proroga del blocco dei licenziamenti al 28 agosto per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno. Inoltre dal primo luglio le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali a condizioni che non licenzino.
Altro capitolo riguarda il “contratto di rioccupazione”: è valido in via sperimentale sino al 31 ottobre 2021 e punta a incentivare l’occupazione dei disoccupati con uno sgravio 100% per sei mesi. Al termine dei sei mesi, il contratto si può confermare. Se, invece, non c’è la prosecuzione si perde il diritto allo sgravio. (giornalistitalia.it)
Moles e Orlando annunciano misure e incentivi nel prossimo decreto “Sostegni bis”