PARIGI (Francia) – L’autorità francese della concorrenza ha inflitto una multa di 150 milioni di euro al gigante statunitense Google per aver abusato della sua posizione dominante nel settore della pubblicità, considerando le regole della piattaforma Google Ads “opache e difficili da capire” e applicate “in modo sleale e casuale”. Google, da parte sua, ha dichiarato che farà ricorso contro la decisione.
Oltre alla sanzione pecuniaria, l’autorità di regolamentazione francese chiede a Google di chiarire la formulazione delle regole della sua piattaforma pubblicitaria Google Ads, nonché di rivedere le procedure di notifica delle modifiche a esse apportate e di chiarire le procedure di sospensione dei conti.
Il motore di ricerca deve inoltre stabilire procedure per avvisare, prevenire, individuare e gestire le violazioni delle sue regole, in modo che le sospensioni dei siti o degli account di Google Ads siano strettamente necessarie e proporzionate all’obiettivo di tutela del consumatore.
A questo proposito, l’Autorità richiede a Google di inviare ogni anno una relazione che specifichi il numero di reclami presentati dagli utenti Internet in Francia, il numero di siti e di account sospesi, la natura delle violazioni delle norme e i termini della sospensione.
Inoltre, la società statunitense deve presentare entro 2 mesi un rapporto che illustri in dettaglio le misure e le procedure che intende adottare per ottemperare a tali ordini. Entro 6 mesi, inoltre, deve presentare all’autorità di regolamentazione un rapporto che descriva in dettaglio tutte le misure e le procedure che ha effettivamente attuato.
Il motore di ricerca deve pubblicare una sintesi della decisione presa dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che sarà accessibile per un periodo di una settimana attraverso la homepage di Google.fr e la versione di Google.com accessibile in Francia.
La decisione dell’Autorità francese garante della concorrenza fa seguito alla denuncia presentata da Gibmedia, un editore di informazioni climatiche, informazioni aziendali e siti web telefonici, alcuni dei quali offrono servizi a pagamento, il cui account Google Ads è stato sospeso senza preavviso. Nonostante l’Autorità avesse respinto la richiesta di Gibmedia di imporre misure provvisorie contro il motore di ricerca, non ritenendo che le condizioni di emergenza fossero soddisfatte, ha deciso di continuare ad indagare sul caso.
Da parte sua, Google ha sottolineato che Gibmedia pubblicava annunci per siti web che inducono in errore le persone a pagare per servizi con termini di fatturazione poco chiari: «La gente si aspetta di essere protetta dagli annunci abusivi e di sfruttamento, ed è a questo che servono le nostre politiche pubblicitarie … Non vogliamo questo tipo di annunci sui nostri sistemi, così abbiamo sospeso Gibmedia e abbiamo rinunciato agli introiti pubblicitari per proteggere i consumatori dai danni», ha detto l’azienda, sottolineando che farà “appello contro questa decisione”. (adnkronos)
150mila euro di multa per aver abusato della posizione dominante nella pubblicità