OUGADOUGOU (Burkina Faso) – Nel giorno del 19° anniversario dall’uccisione del giornalista del Burkina Faso, Norbert Zongo, un tribunale francese si è espresso sulla richiesta di estradizione di un potente esponente dei passati governi burkinabè, accusato di essere responsabile per il suo omicidio. La corte d’appello di Parigi ha deciso di rinviare a marzo 2018 l’udienza che vede impuntato il fratello dell’ex presidente del Burkina Faso, Francois Compaorè.
Compaorè era stato arrestato a fine ottobre all’Aeroporto Charles de Gaulle di Parigi e successivamente rilasciato, per l’omicidio del giornalista Norbert Zongo e di tre altre persone trovate carbonizzate il 13 dicembre del 1998 nella città meridionale di Sapouy. La giustizia francese dovrà decidere in merito alla richiesta di estradizione del governo del Burkina Faso.
Francois Compaorè era una figura di spicco durante la presidenza del fratello Blaise, che si è dimesso nel 2014 dopo 27 anni al governo. Nella giornata di mercoledì in Burkina Faso si sono tenute manifestazioni in memoria di Zongo, nel giorno in cui ricorreva l’anniversario della sua morte. Quando è stato ucciso, Zongo stava indagando sulla morte di David Oue’draogo, autista di Francois Compaorè.
Una commissione d’inchiesta istituita in seguito alla morte del giornalista aveva concluso che il giornalista era stato ucciso “esercizio delle sue funzioni”, ma solamente dopo al fine del regime di Blaise Compaorè il governo del Burkina Faso ha deciso di agire, spiccando un mandato d’arresto internazionale contro Compaorè a luglio 2017.
Il presidente francese Macron mentre era in visita nel paese a fine novembre aveva dichiarato che si aspettava una risposta favorevole alla richiesta d’estradizione, precisando comunque di rispettare l’autonomia degli organi giudiziari. Gli avvocati di Compaorè, invece, ritengono che l’esistenza della pena di morte in Burkina Faso, seppur inapplicata negli ultimi anni, sia un deterrente alla richiesta di Ouagadougou. Zongo era direttore del settimanale L’Independent e oppositore politico di Blaise Compaorè, salito al governo nel 1987 in seguito a un colpo di Stato in cui ha perso la vita il precedente capo di Stato Thomas Sankara, di cui era il vice.
Ieri, intanto, centinaia di persone hanno manifestato chiedendo giustizia per la morte del giornalista Norbert Zongo. Si sono tenute manifestazioni in diverse città del paese, incluse Koudougou, città natale del giornalista, e la capitale Ouagadougou.
“Il nostro popolo chiede sempre giustizia per Norbert Zongo e i suoi compagni perché 19 anni non sono sufficienti per dimenticare” ha dichiarato uno degli organizzatori della manifestazione.
All’epoca della sua morte, Norbert Zongo stava conducendo un’inchiesta sull’omicidio dell’autista di Francois Compaorè, fratello dell’ex presidente del Burkina Faso. A fine ottobre Compaoré è stato arrestato all’Aeroporto Charles de Gaulle di Parigi per l’omicidio di Zongo e di tre altre persone trovate carbonizzate il 13 dicembre del 1998 nella città meridionale di Sapouy.
Francois Compaoré era una figura di spicco durante la presidenza del fratello Blaise, e si è dimesso nel 2014 dopo 27 anni al governo. Ouagadougou ha richiesto alla Francia l’estradizione di Francois Compaore. Una commissione d’inchiesta istituita in seguito alla morte del giornalista aveva concluso che il giornalista era stato ucciso “nell’esercizio delle sue funzioni”. (agi)