PIEVE SANTO STEFANO (Arezzo) – Il giornalismo esiste e resiste. Il “Premio Tutino Giornalista” è appena giunto alla seconda edizione ma l’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano, che l’ha fortemente voluto per ricordare la figura di quell’appassionato giornalista che è stato il fondatore Saverio Tutino, sente di aver già dato una risposta all’interrogativo che ne aveva accompagnato la nascita.
Capire se esiste una leva di uomini e donne che portano avanti questo mestiere-missione di vitale importanza per la salute di una civiltà, soprattutto nelle declinazioni più nobili e difficili da coltivare dell’inviato o dell’inchiestista.
Giulia Bosetti, alla quale la direzione artistica del Premio Pieve attribuisce il “Premio Tutino Giornalista” 2014, è la risposta all’interrogativo. Con le sue inchieste rigorose condotte per “Presa diretta” (RaiTre) Giulia ha raccontato agli italiani problemi e piaghe che si alimentano sotto gli occhi di tutti, di cui nessuno sembra però accorgersi. Così ad esempio in “Morti di Stato”, affrontando nelle varie accezioni il tema degli abusi di violenza da parte delle forze dell’ordine, ed anche in “Soldi sporchi”, in cui è penetrata nelle logiche dell’evasione fiscale e dell’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico dell’Italia in crisi.
Un’altra risposta all’interrogativo è Francesca Borri, la prima vincitrice del “Premio Tutino Giornalista” nel 2013 che quest’anno torna in Archivio per presentare “La guerra dentro”, libro pubblicato da Bompiani in cui la giornalista freelance racconta la battaglia di Aleppo e la guerra in Siria. Quella vera, quella che si combatte già da due anni prima che il ventilato (poi scongiurato) attacco Usa nell’agosto 2013 porti alla ribalta mondiale per pochi mesi il dramma del popolo siriano. C’è anche questo nel libro di Francesca, il racconto delle logiche distorte dell’informazione mondiale che piega la cronaca a presunte regole editoriali costruite su cliché e luoghi comuni.
A Giulia Bosetti il Premio Tutino Giornalista 2014 sarà consegnato da Gloria Argèles, venerdì 19 settembre, alle ore 18, alle Logge del Grano, nel corso della cerimonia nella quale interverrà Stefano Maria Bianchi. Seguirà la presentazione del libro di Francesca Borri (vincitrice della scorsa edizione del premio), con la partecipazione di Carlo Puca, il coordinamento di Nicola Maranesi e le letture a cura di Paola Roscioli. Il programma
La II edizione della rassegna promossa dall’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano