ROVERETO (Trento) – Più di tremila adesioni in pochi giorni per l’appello diretto al presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi a sostegno delle attività di Osservatorio Balcani e Caucaso, minacciato da un drastico ridimensionamento. Adesioni continuano ad arrivare ogni minuto. E anche Facebook e Twitter si mobilitano.
La notizia è arrivata venerdì scorso quando si è tenuto il primo incontro di una vertenza sindacale riguardante il futuro di Osservatorio Balcani e Caucaso: sul tavolo il licenziamento di quasi metà del personale, mettendo a repentaglio il respiro dell’intero progetto per come si è costruito in quasi 15 anni di attività.
Il web si è subito attivato, con un appello a favore di Osservatorio Balcani e Caucaso rivolto a Ugo Rossi, Presidente della Provincia autonoma di Trento e Sara Ferrari, assessore all’università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo. E le sottoscrizioni hanno iniziato ad arrivare, ininterrottamente, per tutto il fine settimana e continuano ancora adesso.
Le adesioni rispecchiano l’ampia comunità che ha apprezzato e usufruito in questi anni dell’attività e servizi di approfondimento promossi da Osservatorio Balcani e Caucaso. Si va da semplici lettori a diplomatici per passare per il collettivo di scrittura Wu Ming; da personale di 50 università sparse per il globo, ad insegnanti, attivisti, rappresentanti di associazioni trentine e del resto del territorio nazionale. E poi giornalisti, molti dei quali di testate internazionali e nazionali come The Independent, The Economist, Frankfurter Allgemeine, La Repubblica, Il Giornale, Il Sole24ore, Giornalisti Italia.
“È un’onda in piena, che non si arresta”, afferma Luisa Chiodi, direttore scientifica del progetto, aggiungendo: “Per noi è rincuorante il caldo sostegno che stiamo ottenendo in questi giorni perché è testimonianza della qualità del lavoro fatto in questi anni. Un motivo in più per dire alla comunità trentina che l’aver contribuito alla nascita di Obc è un orgoglio e un motivo per il quale la nostra autonomia – in grado di garantire un’attenzione sul locale ma sapendo guardare al mondo con responsabilità – viene apprezzata ovunque”.
L’appello è stato rilanciato dai lettori e sostenitori di Obc sui social network, soprattutto Facebook e Twitter con l’hashtag #SaveOBC. Voci che sottolineano l’importanza di Obc come realtà d’eccellenza del territorio trentino, in grado di raggiungere e far conoscere a livello nazionale ed internazionale realtà e processi fondamentali per comprendere l’Europa allargata di oggi.
“L’Osservatorio Balcani Caucaso ci ha autorevolmente e puntualmente informato in questi anni sulle trasformazioni di aree cruciali per il destino d’Europa. Sarebbe una grave perdita se la Provincia di Trento ne ridimensionasse l’attività”, è il commento di Beppe Caccia, uno dei lettori di Obc. “Senza Osservatorio Balcani e Caucaso scenderebbe un silenzio su mezza Europa” rilancia su Facebook Marco Rossi.
Per la “community” di Facebook, “Obc è un centro che da tempo svolge un lavoro di ricerca e di divulgazione d’eccellenza”, “una voce indispensabile sulle regioni seguite nel buio dell’informazione italiana”, “un progetto libero, autonomo e che fa vera informazione […] in un periodo storico dove i conflitti si evitano solo col sapere”.
C’è poi chi chiede una risposta dalla politica trentina. “È una brutta notizia, e a Rovereto nessuno ne parla”, scrive Emilia Campagna. “Certo, l’importanza di Osservatorio va ben oltre la città, ma è anche vero che questo gioiello di informazione ha sede a Rovereto – candidati e candidate, una parola sull’imminente chiusura di Obc siete capaci di dirla?”.
Da Twitter – visto il limite dei 140 caratteri – arrivano messaggi brevi, ma non meno sentiti. “@BalcaniCaucaso è uno dei motivi per cui tanti ammirano @ProvinciaTrento, @UgoGma. Non tagliatelo!” è il commento di Simonetta Di Zanutto, mentre Livia Liberatore invita a sottoscrivere e si chiede “Non so come potrei stare senza uno dei migliori siti su #Balcani e #Caucaso”.
Lapidario il commento di Matteo_T “La chiusura di @BalcaniCaucaso sarebbe una gravissima perdita per tutta la comunità”.
Infine un accorato invito è arrivato anche dalla rivista on-line East Journal secondo cui le sorti di Obc sono anche una cartina tornasole di quello che la politica intende fare a sostegno di un settore, quello dell’informazione, in enorme crisi: “Quando una voce viene messa a tacere, fosse anche per legittime scelte politiche o economiche, è sempre un cattivo segno. È il segno che le istituzioni non credono nell’informazione di qualità, non credono che l’informazione possa offrire un servizio ai cittadini concorrendo alla crescita democratica del paese”.
Tra gli aderenti all’appello vi è chi lavora in queste università e centri di ricerca:
Università di Macerata; Università di Bologna. MA student in International Relations (Terrorism and Political Violence); University of Birmingham; Università Bocconi; Università degli Studi di Trento; Universidad de Valladolid;Università di Pavia; University of Toronto (Canada); University of Westminster; Università di Padova; University of Tartu, Estonia; Università “Magna Graecia” di Catanzaro; Università di Trieste; Sapienza Università di Roma; The Complutense University, Madrid; Department of Turkish Studies and Modern Asian Studies University of Athens; Universität Regensburg; University of Catania; Università di Palermo; Master Immigrazione Venezia, Università di Venezia; Università di Roma “Tor Vergata”; University of Sussex; Dublin city university; Maastricht University; Universitat Konstanz; University of Graz; University of Exeter; Università di Bergamo; Università Istanbul 29 Maggio; Università Aix-Marseille; Institute of Sociology, Romanian Academy; Università Statale di Tbilisi, Georgia; University of Athens; University of Bridgeport; Università politecnica delle marche – rete transnazionale Uniadrion; Université de Namur (Unamur); Università di Torino; Università degli studi di Milano; University London; Università Pubblica di Tirana Albania, Facoltà di Storia e Filologia; Università di Zurigo; Università di Pola; University of Melbourne, Australia; Università di Catania; Université Libre de Bruxelles; Università di Udine; Libera Università di Bolzano; George Washington University; Emory University, Usa; University of Pittsburgh, Usa; Universitat Autònoma de Barcelona; University of Hull; University of Bremen, Germany; Miur; Cornell University, Ithaca, New York; Université de Bordeaux, France; Lund University; Università del Salento; York University; Universitaet Muenchen; European Policy Centre; Università di Belgrado; Università di Zagabria; Università di Sheffield (Uk); Università di Siena; Università di Parigi; Università di Ginevra; Università della Calabria; Università di Oxford; Università di Regensburg; Università di Amsterdam; Università di Roma “La Sapienza”; Università di Genova; Università di Modena e Reggio Emilia; Università di Pescara; Università di Pisa; Università “Ismail Qemali” di Valona, Albania; Ispi, Milano; Università di Vienna; Accademica dell’Università di Sidney; Università di Firenze; Università di Verona; Università di Sarajevo; Università di Rijeka; Università di Parma; Università di Brescia; Università di Mannheim; Università di Lancaster, Uk; Turkey’s Middle East Technical University; Cnr.
Tra gli aderenti all’appello vi è chi fa parte di queste associazioni:
Gruppo 85 Skupina; Associazione di Volontari per Iniziative di Pace di Sant’Angelo di Piove di Sacco (Pd); Associazione per la Pace / Padova con i Balcani; Associazione Trentino con i Balcani; Scuola di Formazione Politica Danilo Dolci; Associazione Ics; Associazione Incontri del Mediterraneo; Associazione della Comunità Albanese in Italia “Besa”; Comitato di Sostegno alle Forze e Iniziative di Pace della provincia di Padova; Tavola della Pace di Bergamo; Associazione culturale italo-albanese Occhio Blu, Roma; Scoprire Istanbul; Ipsia Acli; Associazione Idemo; Comitato di sostegno alle forze e iniziative di pace in Bih; Associazione casa della donna di Pisa; Operazione Colomba; Arcigay del trentino “8 luglio”; Rete Elgntqi del Trentino Alto Adige-Südtirol; Associazione di promozione sociale; La Manifattura; Azione Cattolica di Senigallia; Ong Nexus Emilia Romagna; Emergency; Movimento nonviolento; Associazione Culturale Ocra; Save the Children; Red House; Banca del Tempo Amici di Pergine; Legambiente Puglia; Associazione Spalle Larghe; Qendër Agorà Albania; Trieste Film Festival; Associazione Ambiente Venezia; Abitare la Terra; Psy+ Onlus; Ujamaa per la pace; Board of Trustees – “European Alternatives”; Associazione culturale Felsina Factory; Legacoop Fvg; Zona.org; Stazione di Topolò – Postaja Topolove; Agesci Ferrara; Associazione culturale “Artim”; Gioco degli Specchi; Associazione Gulasch Genova; Gruppo di lettura Folgaria; Asociatia Acuma; Associazione Ylda torino; Associazione Genti de Mesu (Mediatori di Pace della Sardegna); Associazione Quarantasettezeroquattro; Associazione Teuta.
Tra gli aderenti vi sono funzionari e diplomatici di queste istituzioni, organizzazioni ed enti internazionali:
Ciemen Barcellona; Fondation Humanitaire Kasa (Armenia); Osce; Caritas Georgia; Sport Sans Frontieres (Play International) Kosovo; Festival Diritti Umani – Lugano; Slow Food Internazionale; Commissione Europea; Nazioni Unite-Unops; Greenpeace; Sekopak, Belgrade; Forum for Ethnic Relations, Belgrado; World Vision International; One world platform for southeast Europe Foundation; Humanitarina Law Center, Serbia; Commissione Europea; ChildPact, Servizio Esterno dell’Unione Europea; Pontificio Istituto Orientale; European Policy Centre; Efa; Comunità Radiotelevisiva Italofona; Commissione esteri del Parlamento Europeo; Ambasciata di Romania in Italia; Unicef; Comunità di S. Egidio; Associazione Rajiv Gandhi Home for Handicapped.
Tra gli aderenti all’appello vi sono giornalisti di queste testate:
Radio Popolare, il Giornale, Rassegna Est, EcoMagazine, Balkania Radio Roarr, Panorama, Noi MondoTv, Editoriale Scienza, Balkan Investigative Reporting Network, Pequod Rivista, Radio Beckwith, www.cineclandestino.it, Giornalistitalia.it, Osservatorio Iraq, Catalunya Radio, www.ciaobici.it, Public Policy – agenzia di stampa, La voce del popolo – Panorama/Edit, Fiume-Rijeka, Independent, Berlino cacio e pepe magazine, Adriaticgreenet, il Sole 24Ore, Irpi, Most, rivista di politica internazionale, WeReport.fr, East Journal, Albania News, Giornale di Brescia, La Repubblica, The Economist, Rai, Bbc, Rts Serbia, Ansa, Radio Capodistria, Le Courrier des Balkans, Vijesti (Montenegro), H-Alter (Croazia), Oslobodjenje (Bosnia), Jutarnji List (Croazia), Radio 24, Radio Radicale, Internazionale, Vita Trentina, Missione Consolata, Avvenire, Q Code Magazine, Associazione stampa estera in Italia, Top Channel TV (Kosovo), Politika (Serbia), Askanews, Bianet (Turchia), AltrEconomia, Përpjekja (Albania).
Per sottoscrivere l’appello a sostegno di OBC: http://www.balcanicaucaso.org/Appello-a-sostegno-di-OBC