REGGIO CALABRIA – Inizia con l’intervento di Luciano Regolo, direttore dell’Ora della Calabria quando ci fu il famigerato “blocco” della rotativa che impedì l’uscita del giornale – quel Caso Gentile che ha fatto il giro del mondo – e consigliere nazionale della Fnsi, questo terzo video della XXIII Giornata mondiale della libertà di stampa promossa a Reggio Calabria dalla Fnsi e organizzata dal Sindacato Giornalisti della Calabria.
Quindi l’intervento di Pino Toscano, già cronista della Gazzetta del Sud e coordinatore del Gruppo Cronisti della Calabria, con cui si è aperta la seconda parte della Giornata, in seno alla quale è stata celebrata la IX Giornata della memoria dei giornalisti uccisi dalle mafie e dal terrorismo, promossa dall’Unci, “l’Unione Cronisti che si muove e opera orgogliosamente all’interno della Fnsi”, come ha sottolineato il presidente dell’Unci nazionale, Alessandro Galimberti.
Insieme a Galimberti, a Reggio, c’era Leone Zingales, vicepresidente dell’Unci, che, nel suo intervento, ha ribadito il sacrificio dei “colleghi uccisi per aver fatto il proprio mestiere: a noi il compito di farne vivere la memoria”, e Andrea Tuttolimondo, presidente dell’Unci Sicilia.
Questo terzo video si conclude con la toccante testimonianza della nipote di Giuseppe Fava, seguita a quella altrettanto drammatica del genero del giornalista assassinato dalla mafia. (giornalsititalia.it)
Nel terzo video Regolo e poi Toscano, Galimberti e Zingales dell’Unione Cronisti