TRIESTE – Il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, e il vicesindaco, Fabiana Martini, hanno deposto una corona d’alloro del Comune di Trieste sulla targa che, a Mostar, ricorda il sacrificio dei giornalisti televisivi Marco Luchetta, Alessandro Sasa Ota e Dario D’Angelo, della sede Rai del Friuli Venezia Giulia, che lì morirono il 28 gennaio del 1994 sotto un bombardamento. Erano in Bosnia per realizzare un servizio sui bambini vittime della guerra.
Sulla lapide a loro dedicata dall’Italia e dalla città di Mostar, viene ricordata la loro testimonianza di “vittime innocenti di una guerra fratricida che essi volevano capire e documentare, con coraggio e amore. Che il loro sacrificio resti monito a favore della pace e della tolleranza”.
Una rappresentanza della giunta comunale di Trieste si è recata a Mostar nell’ambito del mese della cultura italiana in Bosnia, per il concerto del coro e dell’orchestra del triestino Teatro Verdi, impegnato nello “Stabat Mater” di Gioacchino Rossini.
Una corona d’alloro per Marco Luchetta, Alessandro Sasa Ota e Dario D’Angelo