LUGANO (Svizzera) – Il 51% dei giornalisti della carta stampata in Ticino è pagato meno di quanto previsto dall’ultima convenzione collettiva di lavoro, in vigore fino al 2004. Il 19% non arriva nemmeno al minimo per la categoria più bassa. A dirlo è un sondaggio condotto dai sindacati e associazioni di categoria, a cui hanno risposto 192 membri su 780. Gli editori non hanno mantenuto le promesse di dieci anni fa, sostengono.
Se si guarda, invece, al complesso del panorama dei media cantonali, includendo quindi radio e televisione, la paga media ticinese risulta del 17% inferiore a quella dei colleghi d’Oltralpe, 6.153 franchi (5.052,60 euro) contro 7.200 (5912,35 euro). Le retribuzioni più consistenti sono quelle versate dalla Rsi (dove un CCL esiste ancora).
La Radiotelevisione della Svizzera italiana non è, però, esente dalla critiche sindacali, in particolare per la situazione di un centinaio di collaboratori esterni. Un’altra constatazione emerge dall’inchiesta: complice la sotto rappresentazione fra i quadri, le donne guadagnano il 17% in meno degli uomini. (Ats)
Il Ticino protesta perché con 5000 euro è sotto il minimo contrattuale del 2004