CAMPOBASSO – In Molise spunta l’ennesimo, stravagante, bando finalizzato a reclutare un giornalista e due addetti alla comunicazione ed è subito polemica. Legittima polemica con tanto di esposto alla Procura della Repubblica di Campobasso, all’Ordine dei giornalisti e all’Assostampa Molise, presentato dai consiglieri nazionali dell’Ordine dei giornalisti Enzo Cimino e Cosimo Santimone.
Ma partiamo dal bando. Il commissario straordinario di Molise Acque, ing. Massimo Pillarella, ha indetto, con avviso pubblico, una procedura comparativa di curricula per l’affidamento di tre incarichi per figure professionali per la comunicazione e diffusione del “valore acqua” nell’ambito di bandi europei a valere su fondi comunitari. Tre i profili richiesti: A – Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti elenco Professionisti o Pubblicisti per divulgazione per le attività prettamente specifiche della Molise Acque nell’ambito dei progetti comunitari di riferimento; B e C – Figura professionale idonea per la divulgazione nell’ambito dei progetti comunitari di riferimento specificatamente sul tema acqua e suo razionale utilizzo, ambiente ed energia con diffusione e coinvolgimento dei cittadini e della popolazione scolastica di ogni ordine e grado.
L’incarico sarà espletato, in piena autonomia e senza vincolo di subordinazione, nonché in via non esclusiva, presumibilmente per un massimo di 24 mesi, con un compenso di 24mila euro annui, “oltre Iva (ove prevista) e rivalsa Inpgi (se dovuta), per il profilo A” e di 20mila euro annui, oltre Iva (ove prevista), per i profili B e C.
Tra i requisiti richiesti: per il Profilo A iscrizione all’Ordine dei Giornalisti, elenco Professionisti o Pubblicisti da almeno cinque anni alla data di pubblicazione del bando e pregressa esperienza nella predisposizione di testi e comunicati stampa, così come già svolto per altri enti e/o aziende committenti, nonché pregressa esperienza nell’organizzazione di conferenze stampa e relazioni con i media (televisioni, carta stampata, web e radio). Per i profili B e C pregressa esperienza nella divulgazione e promozione di informazioni in materia di acqua ed energia, verso gruppi target particolari (giovani, studenti, anziani ecc.).
La domanda di ammissione, redatta secondo lo schema e corredata dei documenti indicati nel bando, dovrà essere inoltrata entro il 30 marzo 2018 per posta elettronica certificata o raccomandata con ricevuta di ritorno. I curricula saranno esaminati da un’apposita commissione nominata dal Commissario Straordinario / Direttore Generale che stilerà un elenco di idonei, tra i quali lo stesso Commissario Straordinario / Direttore Generale sceglierà il professionista cui conferire l’incarico. Il prescelto sarà, quindi, invitato a stipulare con l’A.S.R. Molise Acque una convenzione di lavoro autonomo di natura libero professionale con possesso di Partita Iva e iscrizione (con regolarità accertata nei pagamenti dei contributi previdenziali) all’ente d previdenza giornalistico (Inpgi) e per altri profili un contratto di lavoro secondo le disposizioni vigenti.
Nell’esposto con cui si chiede all’Azienda Speciale Regionale la revoca o una eventuale ed immediata rettifica del bando, Enzo Cimino e Cosimo Santimone contestano ben sette punti osservando che: “1) Il requisito di accesso deve restare la semplice iscrizione all’Ordine. L’anzianità professionale può rappresentare un profilo accessorio e discrezionale, ma non discriminatorio per una partecipazione ad un avviso pubblico di un ente pubblico, con fondi pubblici. Ciò si evince dalle norme di reclutamento relative agli uffici stampa degli enti pubblici (legge 150/2000); 2) Il requisito della assenza di conoscenza di procedimenti aperti (punto 4), è semplicemente sconvolgente, per non utilizzare altra terminologia; 3) Il requisito del punto 3 deve riguardare solo sentenze definitive e valutate in ragione del reato contestato con il ruolo da ricoprire, che resta esterno, non subordinato e di natura esclusivamente professionale; 4) L’articolo 6 non è comprensibile, resta vago e se fa riferimento alla giurisprudenza disciplinare ordinistica, è impreciso, lacunoso e sicuramente da rimodulare nelle forme stabilite dalla legge; 5) Non si comprende il motivo per il quale la commissione esaminatrice faccia una accurata analisi dei cv per poi delegare il direttore a scegliere non il migliore tra gli idonei, ma un semplice idoneo tra la rosa. Sembra stiamo parlando di un intuitu personae, ma tale procedura non è richiamata nel bando; 6) La norma circa la regolarità contributiva è un rapporto tra il professionista e l’ente previdenziale. Va da se che se non sussistono le regolarità contributive, non si possano emettere fatture per un ente pubblico. Pertanto questa nota va cassata perché inutile”.
Cimino e Santimone chiedono, inoltre, “un parere sul bando alla Commissione giuridica del Consiglio nazionale dell’Ordine, un parere di congruità con ipotesi di impugnativa del bando stesso da parte dell’ordine regionale dei Giornalisti (valutata la eventualità), un parere ed una mobilitazione dell’Ordine regionale e dell’Assostampa Molise”. Quindi lanciano un appello a tutti i giornalisti, anche se privi dei requisiti richiesti, di partecipare al bando. Ed ancora, alla Procura della Repubblica di Campobasso viene chiesto di “verificare se le modalità esperite dalla suddetta Azienda Speciale siano in linea con i requisiti di imparzialità, trasparenza che una Pubblica Amministrazione debba garantire, specialmente in relazione alle spese di giudizio che sarà costretta ad affrontare” ed, infine, ai colleghi giornalisti di “valutare se essere parte di una commissione giudicatrice che per forza di cose, voglio immaginare, debba servirsi di un iscritto all’Ordine”.
Anche se Cimino e Santimone non lo denunciano, il bando contiene un’altra assurdità laddove è scritto che il compenso è di 24mila euro annui, “oltre Iva (ove prevista) e rivalsa Inpgi (se dovuta)”. La contribuzione Inpgi per svolgere lavoro giornalistico, infatti, non ammette il condizionale, ma è semplicemente obbligatoria per legge. (giornalistitalia.it)
PER PARTECIPARE:
L’avviso pubblico