TOMBOLO (Padova) – Nell’ambito del Piano Estate, voluto dal Ministero dell’Istruzione che ha assegnato a tutte le scuole sul territorio nazionale 150 milioni di euro stanziati dal Decreto Sostegni, una iniziativa, che si è tenuta in una scuola in Veneto, ha riguardato il variegato mondo dell’informazione.
La scuola è in provincia di Padova, esattamente l’Istituto Comprensivo “Tombolan-Fava” di Tombolo (siamo a due passi da Cittadella, nell’Alta padovana) che ha, in questo mese di giugno, fatto svolgere una serie di iniziative progettuali volute ed approvate dalla dirigente Elisa Aguggiaro. E fra queste spicca quella “Giornalisti per…gioco”, rivolta alle quinte classi dell’Istituto.
Il corso è stato ideato e tenuto da un insegnante dell’istituto, il giornalista pubblicista Francesco Caruso, calabrese di Lamezia Terme iscritto all’Ordine della Calabria il 25 maggio 1991. Diciassette gli alunni partecipanti al corso della durata di 5 giorni per complessive 20 ore.
LE 5W E LA STRUTTURA DELLA REDAZIONE
Il docente-giornalista, con alle spalle un ricco bagaglio professionale di cronista sportivo per emittenti radio-televisive, uffici stampa e giornali (è stato anche redattore al quotidiano Calabria Ora), ha esordito spiegando agli allievi, ovviamente muniti di blocknotes e penna, la regola delle 5 W (What – Che cosa, Who – Chi, Where – Dove, When – Quando, Why – Perché) e come si diventa giornalisti.
Quindi, l’organizzazione del lavoro nelle redazioni dei giornali cartacei e online, delle emittenti radio-televisive e negli uffici stampa.
Un’esposizione articolata, seguita in rigoroso silenzio ed attenzione dagli alunni (meticolosi nel prendere appunti), di come è strutturata la redazione di un giornale, con le varie figure professionali (dal direttore al vice, dal caporedattore al caposervizio, dall’inviato al redattore ordinario, dal corrispondente al collaboratore).
UNA PAGINA SIMULATA
Caruso ha, poi, spiegato come si impagina il giornale e quali sono i termini tecnici usati in gergo giornalistico: occhiello, titolo, sommario, catenaccio, apertura, spalla, taglio alto, medio, basso, bassissimo, piede di pagina, fotonotizia.
Gli studenti della primaria della “Tombolan-Fava” hanno, quindi, proposto diversi articoli su vari temi che, con l’aiuto di Caruso, sono stati impaginati nel menabò con tanto di titoli e foto. Il tutto ovviamente alla Lim (la lavagna elettronica).
Con l’ausilio della stessa Lim, sono state mostrate, oltre ai luoghi dove, ad esempio, lavorano i giornalisti che seguono eventi sportivi, anche le regole, poco meno di 10, suggerite perché un intervistatore faccia una bella figura, e gli alunni sono stati coinvolti “giocando” nel ruolo dell’intervistatore e dell’intervistato.
Approfittando degli Europei di calcio, Caruso ha spiegato la differenza fra il radiocronista e il telecronista, assai loquace e descrittivo il primo, un po’ più sobrio, ma non per questo non appassionante, il secondo.
In tema di Ufficio Stampa si è parlato del lavoro del giornalista, che deve interfacciarsi con i colleghi di varie testate, redigere i comunicati e monitorare costantemente i vari organi di informazione. In questo caso il giornalista, oltre che capacità professionali indiscusse, deve mostrare tanta affabilità e saper essere cordiale e disponibile.
GIORNALI VENETI
Il docente-giornalista ha spiegato fra l’altro la foliazione di un quotidiano cartaceo. Ha mostrato esempi come quello del giornale regionale il Gazzettino del Nord-Est e di uno dei giornali su scala provinciale: il Mattino di Padova. Si è parlato del “timone” precisando che, in un giornale, esistono varie redazioni: cronaca, interni, esteri, economia, cultura e spettacoli, sport ed ognuno ha nel timone il suo spazio ed il suo numero di pagine.
DIFFONDERE REGOLE E LEGALITA’
«Gli alunni hanno mostrato un interesse che mai ci saremmo aspettati – dichiara il collega Francesco Caruso a Giornalistitalia.it – facendo, alcuni di loro, anche domande pertinenti. È stata, insomma, una cinque giorni che ci ha davvero arricchito. Un’esperienza che serve a migliorarsi perché mai ci si deve sentire “arrivati”».
«Nel ringraziare la dirigente scolastica Elisa Aguggiaro per questa iniziativa – conclude Caruso – agli alunni dell’Istituto di Tombolo ho evidenziato l’importanza dell’Ordine dei Giornalisti che serve anche, fra le altre cose, come deterrente ad evitare che l’informazione venga affidata a non giornalisti, come purtroppo talvolta accade con gli “abusivi”, e quindi arginare fenomeni, in tal senso, di illegalità e dare, così, dignità ad una figura professionale talvolta oggetto di soprusi». (giornalistitalia.it)