ROMA – «Urge al più preso la convocazione del Coordinamento sui giornalisti minacciati presso il Ministero dell’Interno». Lo afferma il delegato nazionale alla Legalità della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Michele Albanese, che nei giorni scorsi ha formalizzato questa richiesta al vice ministro Matteo Mauri.
«Quanto è accaduto di recenti sui casi dei colleghi Nello Scavo di Avvenire e di Sigfrido Ranucci di Report e di altri che sono al vaglio degli inquirenti, impongono – afferma Michele Albanese – un momento di approfondimento al tavolo con il ministro Lamorgese. Siamo preoccupati – aggiunge Albanese – anche perché il clima di attacco al lavoro dei giornalisti di inchiesta nel nostro paese non sembra cessare, anzi in molte regioni, e non solo in quelle tradizionalmente infestate dalle mafie, si assiste ad uno smisurato stillicidio di odio nei confronti della libertà di stampa e del diritto ai cittadini ad essere informati».
«L’interlocuzione della Fnsi – fa notare il delegato alla Legalità – si sviluppa quasi quotidianamente anche con il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra, che segue con particolare attenzione ciò che sta accadendo nel nostro paese, di concerto con molte Procure della Repubblica. Mi auguro quindi che il ministro dell’Interno Lamorgese sciolga ogni tentennamento sulla convocazione urgente del Coordinamento». (giornalistitalia.it)
MARTELLA RILANCIA L’APPELLO DI ALBANESE: «CARO MINISTRO, CONVOCHI IL COORDINAMENTO»
Dello stesso avviso di Michele Abanese è il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Informazione e all’Editoria, Andrea Martella, che ha inviato al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, una lettera con la quale viene posta alla valutazione della titolare del dicastero dell’Interno «l’opportunità di una convocazione del Centro di coordinamento delle attività di analisi e scambio di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti».
Il Sottosegretario evidenzia come «dopo gli ultimi episodi verificatisi vi sia la necessità di rafforzare la rete di protezione e le tutele per chi, nello svolgere il proprio lavoro, si trova esposto a minacce e intimidazioni».
Martella ritiene che la convocazione da parte del Ministero di questo organismo possa consentire «una attenta analisi degli inquietanti episodi che si stanno verificando, con l’obiettivo di proteggere e tutelare la libera informazione». (giornalistitalia.it)