BOLOGNA – «Dopo i tre licenziamenti a Radio Bruno, si continuano a tagliare posti di lavoro nel settore radiotelevisivo emiliano romagnolo, ancora una volta barbaramente, senza preavviso e senza coinvolgere i sindacati per trovare alternative non traumatiche». Lo afferma l’Aser annunciando il licenziamento dell’unica giornalista assunta a Rta Radio Tele Appennino Parma (contratto Aeranti Corallo Fnsi a tempo indeterminato), «senza che la proprietà abbia mai ventilato ufficialmente prima problematiche».
«Alla giornalista – afferma l’Aser – è stato comunicato verbalmente dal nuovo direttore il licenziamento a fine giornata e il giorno successivo è stata cambiata la serratura all’ingresso della redazione per impedirle di entrare e lavorare».
L’Associazione stampa Emilia-Romagna ritiene che «in questa regione ci sia un’emergenza in questo settore, dove, come successo a Parma, i giornalisti sono buttati fuori dalle redazioni come se fossero un peso, perché costano troppo e dove gli editori non si preoccupano minimamente di fornire informazione di qualità ai cittadini».
Aser annuncia che chiederà alle istituzioni di Parma «un intervento immediato e di attivare un Tavolo di salvaguardia relativo a questa Tv, anche per vigilare che l’attività prosegua senza infrangere regole e nella piena legalità». (giornalistitalia.it)
Dopo i 3 di Radio Bruno, l’unica di Rta Parma: cambiata anche la serratura della porta