BEIRUT (Libano) – Sono 390 i giornalisti e gli altri operatori dell’informazione uccisi in Siria dall’inizio della rivoluzione, a marzo 2011, fino a tutto lo scorso gennaio. È il bilancio degli attivisti della rete siriana per i diritti umani, secondo i quali solo nel mese di gennaio sei giornalisti sono stati uccisi nel paese, altri 12 sono stati arrestati o rapiti e due sono stati feriti.
Il bilancio dello scorso mese comprende due giornalisti uccisi dal regime, il reporter giapponese Kenji Goto Jogo ucciso dai jihadisti dello Stato Islamico (Is), un altro reporter ucciso dal fronte al-Nusra e due da altri gruppi armati.
Altri tre giornalisti sono stati arrestati dalle forze governative, mentre nove sono stati catturati dall’Is, dal fronte al-Nusra e da altri gruppi. per entrambi i giornalisti feriti, gli attivisti puntano infine l’indice contro il regime. (Adnkronos)
Dall’inizio della rivoluzione sono stati uccisi 390 operatori dell’informazione