NAIROBI (Kenya) – I giornalisti keniani temono per la propria incolumità alla vigilia delle elezioni del 9 agosto. Il presidente dell’associazione dei corrispondenti del Kenya (Cpj), William Oloo Janak, intervistato dal quotidiano The East African, si è detto preoccupato.
«L’ambiente politico è sempre più ostile – ha detto Janak – i leader principali si lamentano della nostra presunta parzialità, ma non saranno loro ad attaccarci. Sono i loro sostenitori che, prendendo spunto dai leader, inizieranno a puntare il dito contro i giornalisti, forse addirittura a colpirci. E i giornalisti, di cui molti sono giovani alle prime armi, non sono ancora pronti a subire affronti del genere».
Il Cpj ha raccolto la preoccupazione di oltre 50 colleghi: sono emersi rischi legati alla copertura di raduni politici che potrebbero diventare violenti e addirittura mortali e della normalizzazione degli attacchi sessuali contro le giornaliste.
Nel 2017 molti giornalisti keniani subirono aggressioni o furono arrestati mentre coprivano le contestate elezioni. Le associazioni della stampa del Paese sperano che simili incidenti non si ripetano. Quest’anno, come ricorda The East African, si sono già verificati diversi episodi di violazione dei diritti della categoria. (ansa)