CASTIGLIONE D’ORCIA (Siena) – Far conoscere il territorio della denominazione è l’obiettivo che il Consorzio del vino Orcia si è posto ospitando, in questi giorni, alcuni giornalisti americani che, fino a domenica, avranno l’occasione di incontrare alcuni produttori della denominazione, scoprendone i vini, ma soprattutto la filosofia produttiva che negli anni si è sviluppata ed è stata condivisa dai viticoltori del territorio.
«Questa operazione rientra tra le numerose azioni di promozione che il nostro consorzio organizza durante il corso dell’anno – spiega il presidente del Consorzio del vino Orcia, Donatella Cinelli Colombini – abbiamo deciso di puntare ad alcuni importanti firme del giornalismo statunitense perché proprio questo mercato rappresenta un importante sbocco non solo per il nostro vino».
Tra gli ospiti del Consorzio del vino Orcia Joel Mack, da New York, ambasciatore del vino italiano, firma di alcune giornalisti statunitesi incoming consorzio vino orciaimportanti network statunitensi tra i quali Vintrospective.com.
Sempre da New York Amy Zavatto, esperta nel raccontare il mondo del vino su testate americani quali Wine Enthusiast, Hamptons, autrice di alcune pubblicazioni, tra queste la Guida Rinascimentale di Alimentazione Vino e Alimentazione di cui è coautore. Da Philadelphia Joseph Roberts, fondatore di 1WineDude.com, uno dei più influenti e famosi blog di vino negli Stati Uniti, è il primo sito web specificamente rivolto ai winelovers. Infine da Dallas Michelle Williams, giornalista freelance collabora con numerose riviste di turismo ed enogastronomia oltre a essere tra i 100 top wine bloggers più influenti in America e top 10 wine influencer su Klout.
Un programma intenso quello organizzato dal Consorzio per i giornalisti americani che avranno l’occasione di visitare alcuni dei borghi che fanno parte della zona di produzione, quindi coglierne le caratteristiche artistiche e architettoniche, oltre che paesaggistiche. Inoltre i giornalisti avranno l’occasione di scoprire alcuni prodotti d’eccellenza, tra i quali il tartufo bianco delle Crete Senesi, il sistema termale naturale, la via Francigena e il suo recupero, i piccoli musei del sistema museale senese, tra cui quello di Petroio. Ancora i formaggi pecorini, l’extravergine d’oliva, le ceramiche.
Orcia Doc: una denominazione che salvaguarda il paesaggio e accoglie il turista
Le uve che danno i vini panorama val d’orcia incoming usadella denominazione sono in gran parte coltivate in un territorio, la Val d’Orcia, che da qualche anno è stato riconosciuto come patrimonio Unesco. Non è un caso che tra i principali temi portati avanti dai produttori e dal Consorzio vi sia proprio quello della salvaguardia del paesaggio agricolo, uno tra i più belli del mondo.
Un paesaggio dove ogni anno in media si registrano circa 1,4 milioni di presenze turistiche, con un milione di escursionisti. Molti sono anche gli stranieri che hanno case di proprietà nella zona e non a caso il 65% delle aziende vitivinicole dell’Orcia Doc possiede un agriturismo o un servizio di ristorazione. Senza contare che la maggior parte di queste strutture è come un museo all’aria aperta, un “museo del paesaggio” con punti panoramici unici al mondo.
I numeri della Doc
Nata nel 2000, l’Orcia Doc raccoglie nella sua area di produzione dodici comuni a sud di Siena (Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia, Trequanda, parte dei territori di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena). Ad oggi sono 153 gli ettari di vigneti dichiarati su un totale di 400 ettari.
La produzione nel 2016 è arrivata a 240 mila bottiglie realizzate dalle circa 60 cantine nel territorio di cui oltre 40 socie del Consorzio di tutela che dal 2014 ha l’incarico di vigilanza e promozione Erga Omnes nei confronti di tutti i produttori della denominazione. Il Consorzio di tutela si occupa di promuovere la denominazione attraverso azioni varie, dal web alla segnaletica sul territorio, passando per incoming di giornalisti e buyers da tutto il mondo. Sono ormai di riferimento eventi territoriali tra cui l’Orcia Wine Festival.