Le maggiorazioni previste dai contratti nazionali per le feste della Liberazione e del Lavoro

Giornalisti, cosa spetta il 25 aprile e il 1° maggio

ROMA – Lunedì 25 aprile e domenica 1° maggio, festività nazionali (come il 2 giugno), i quotidiani cartacei sono regolarmente in edicola, mentre lunedì 2 maggio non usciranno perché il giorno della Festa del Lavoro redazioni, tipografie e rivendite rimarranno chiuse. Vediamo, dunque, cosa spetta ai giornalisti che lavorano il 25 aprile Festa della Liberazione, e il 1° maggio Festa del Lavoro che, quest’anno, coincide con la domenica.
Il 25 aprile e il 1° maggio sono considerate festività nazionali dal Contratto di lavoro giornalistico Uspi-Cisal. L’art. 13 prevede, infatti, che nel caso in cui al giornalista dovesse essere richiesta una prestazione lavorativa la stessa dovrà essere retribuita con la maggiorazione del 30 percento, che sale al 35 per cento per il lavoro festivo notturno, al 40% per lavoro straordinario festivo e al 50 per cento per il lavoro straordinario notturno festivo. Per il 1° maggio, invece, coincidendo con la domenica, la maggiorazione è del 20 percento con riposo compensativo e del 30 percento con riposo compensativo in caso di prestazione notturna.
La retribuzione oraria utile al fine del calcolo delle maggiorazioni si ottiene dividendo per 26 il compenso mensile e dividendo il relativo importo per sei. I compensi per lavoro straordinario festivo e notturno risultanti dall’applicazione delle suddette maggiorazioni, devono intendersi già comprensivi dell’incidenza di detti compensi sugli istituti legali e contrattuali e sul Tfr. Pertanto gli istituti legali e contrattuali verranno comunque calcolati escludendo i compensi per lavoro straordinario, festivo, notturno ecc.
Anche il Contratto collettivo di lavoro Aeranti Corallo-Fnsi, riservato all’emittenza radio-televisiva locale, include il 25 aprile e il 1° maggio tra le festività nazionali. L’art. 12 riconosce, infatti, al telegiornalista, che presta la sua opera nel giorno della Festa della Liberazione o della Festa del Lavoro una maggiorazione del 30 percento, che sale al 35 percento per il lavoro festivo notturno, al 40% per lavoro straordinario festivo e al 50 percento per il lavoro straordinario notturno festivo. Per il 1° maggio, che quest’anno coincide con la domenica, la maggiorazione è del 10 percento con riposo compensativo e del 30 percento con riposo compensativo in caso di prestazione notturna.
La retribuzione oraria utile al fine del calcolo delle maggiorazioni si ottiene dividendo per 26 il compenso mensile e dividendo il relativo importo per 6. I compensi risultanti dall’applicazione delle maggiorazioni indicate devono intendersi già comprensivi dell’incidenza degli stessi sugli istituti legali e contrattuali e sul Tfr. Pertanto, gli stessi verranno comunque calcolati escludendo i compensi per lavoro straordinario, festivo, notturno, ecc.
Infine, anche il Contratto nazionale di lavoro giornalistico Fieg-Fnsi, all’art. 19, include il 25 aprile e il 1° maggio tra le festività nazionali per le quali il giornalista che non presta la propria opera ha diritto alla normale retribuzione senza alcun compenso aggiuntivo. Chi, invece, lavora il 25 aprile ha diritto, in aggiunta alla retribuzione mensile, ad un ventiseiesimo della retribuzione mensile con la maggiorazione dell’80 percento.
Caso diverso in occasione della Festa del Lavoro, nella quale il giornalista non è tenuto a prestare la propria opera. Giornalisti Italia ricorda, però, che se il giornalista, soprattutto nell’on line e nell’emittenza radio-televisiva, per esigenze di servizio dovesse essere chiamato a lavorare, avrebbe diritto, in aggiunta alla retribuzione mensile, ad un ventiseiesimo della retribuzione mensile con la maggiorazione del 260 percento. Per effetto dell’applicazione della settimana corta, il giornalista ha diritto, oltre al riposo domenicale, ad un altro giorno di riposo retribuito infrasettimanale che non può coincidere con una festività. Ovviamente, restano ferme, nel caso siano di miglior favore, le condizioni previste dai contratti integrativi aziendali. (giornalistitalia.it)

 

 

 

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