ROMA – L’assemblea dei Comitati di redazione di Mediaset ha approvato l’ipotesi di rinnovo dell’accordo integrativo aziendale anche sulla base delle consultazioni degli ultimi giorni che, per la prima volta nella storia della contrattazione aziendale, si sono svolte prima della firma.
Nelle consultazioni svolte in tutte le testate di Rti hanno approvato l’accordo Tg5, Tg4, Studio Aperto, Tgcom24, Videonews, le redazioni regionali e la redazione milanese di News Mediaset. Lo ha, invece, respinto la redazione romana di News Mediaset. L’assemblea dei Cdr ha, pertanto, deciso di procedere alla firma dell’accordo.
Il contratto integrativo, che riguarda 250 giornalisti, prevede una revisione del sistema di calcolo del premio di risultato, che viene incrementato notevolmente, in parte grazie alla variabilizzazione di una indennità in precedenza erogata in cifra fissa, un nuovo modello di godimento delle ferie, che potrà essere finalmente garantito, e soprattutto la stabilizzazione di almeno venti colleghi.
L’Assemblea contesta anche un comunicato dell’Associazione Stampa Romana in cui si spiega che “si è scelto di votare in assemblea il sì o il no all’integrativo con la firma dietro l’angolo. L’assemblea si è svolta in condizioni estreme – raccontano i colleghi romani –, a volte al di là della decenza. La forzatura ha prodotto solo lacerazioni e strappi, Milano contro Roma contro i corrispondenti regionali”.
“Contrariamente a quanto sostenuto, in maniera sorprendente, dall’Associazione Stampa Romana – afferma l’assemblea dei Cdr –, nella testata News Mediaset alcuni colleghi della redazione della capitale hanno chiesto che si andasse al voto, che non è stato loro imposto e si è svolto nonostante le molte assenze. L’opposizione all’accordo di due terzi dell’organico della redazione romana di News Mediaset è un fatto, isolato, che i Cdr di Mediaset hanno ben presente. Da qui a esprimere giudizi su un accordo che riguarda tutta Rti, e non solo news Mediaset, senza interpellare uno solo dei venti membri dei Cdr di Rti ne corre”. (Ansa).
Per la prima volta l’ipotesi di rinnovo dell’accordo approvata prima della firma