MOSCA (Russia) – Il giornalista statunitense Evan Gershkovich, corrispondente del quotidiano “The Wall Street Journal”, è stato arrestato dalle forze dell’ordine russe a Ekaterinburg con l’accusa di spionaggio per gli Stati Uniti. Dopo l’arresto, il tribunale di Mosca ha disposto una misura di custodia di due mesi (fino al 29 maggio) per Gershkovich garantendo l’accesso al consolato statunitense. Lo ha affermato, in un’intervista all’emittente “Rossija 1”, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
«Secondo le nostre procedure interne, ovviamente, questo accesso sarà garantito», ha detto Zakharova, rispondendo ad una domanda in merito. Inoltre, la portavoce del dicastero ha osservato che la reazione estrema degli Stati Uniti all’arresto solleva sospetti.
Zakharova ha anche richiamato l’attenzione sul fatto che Washington non ha avviato le indagini per capire cosa è successo al giornalista. «Passano immediatamente a minacce, rappresaglie contro i giornalisti russi. Se gli Stati Uniti continueranno a seguire questa logica nello spazio pubblico, la situazione peggiorerà», ha concluso Zakharova. (agenzia nova)
Due mesi a Evan Gershkovich corrispondente del quotidiano The Wall Street Journal