ANCONA – Costretta a rinunciare alla conduzione del programma che aveva portato ad un discreto successo perché… giornalista. E come tale impossibilitata, in ossequio al suo codice etico, a prestarsi a “siparietti” pubblicitari. Succede alla collega Lisa Marzoli e succede, purtroppo, all’interno del servizio pubblico Rai.
La Marzoli, giornalista professionista iscritta all’Ordine dei giornalisti delle Marche, era stata “prestata” dal Tg2 alla Rete perché conducesse “Cronache animali”, un programma dedicato ai nostri compagni di vita a quattro zampe che, partito timidamente sotto un 4% di share, era via via cresciuto fino all’11%. E per di più senza costare un soldo alla Rai, visto che la Marzoli era già alle sue dipendenze come giornalista.
Tutto è filato liscio fino a che la direzione di rete non ha deciso di accogliere nel programma il cosiddetto “product placement”, una forma di pubblicità di prodotti per animali fatti scorrere in trasmissione con marchi bene in vista e “consigli per gli acquisti” più o meno palesi.
La Marzoli si è ovviamente rifiutata, facendo presenti i vincoli etici derivanti dal suo status professionale, ma alla fine si è dovuta arrendere all’intransigenza dell’Azienda, rifiutando anche gli strampalati “consigli” che qualcuno le avrebbe rivolto neppure tanto sottovoce: “autosospendersi” per un certo periodo dalla sua iscrizione all’Ordine oppure far finta di non vedere perché “tanto lo fanno tutti, giornalisti e non”.
Ora pare che il programma sarà affidato ad un conduttore esterno, con conseguente aumento dei costi. L’Ordine dei giornalisti delle Marche, nel sottolineare la correttezza professionale della collega, che deve costituire un esempio per tutti, esprime sconcerto e preoccupazione per decisioni che palesano una grave mancanza di rispetto verso norme professionali poste a garanzia della qualità e dell’indipendenza dell’informazione e che dunque, come tali, dovrebbero costituire un patrimonio di stile, lealtà e affidabilità specialmente per il servizio pubblico radiotelevisivo. Si associa, inoltre, alla richiesta di chiarimenti avanzata dal presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Enzo Iacopino, ai vertici della Rai.
Alla collega Marzoli va la convinta solidarietà e il pieno sostegno della categoria, uniti all’auspicio che all’interno dell’Azienda Rai, attraverso il recupero di un dialogo anche con la rappresentanza sindacale Usigrai, si possa giungere ad una più rispettosa gestione del personale giornalistico, a prescindere da logiche che appaiono più consone alla Tv commerciale che al servizio pubblico radiotelevisivo.
Dario Gattafoni
Presidente Ordine dei giornalisti delle Marche