CASTROVILLARI (Cosenza) – Costretto a dimettersi per giusta causa, perché non pagato da sei mesi, si rivolge al Sindacato Giornalisti della Calabria, fa causa all’azienda e ottiene dal giudice il riconoscimento delle proprie spettanze.
Protagonista dello “scatto di dignità” davanti ad una situazione lavorativa non tollerabile, è il giornalista Francesco Fiorentino, 39 anni, in servizio dal 31 maggio 2014 nell’emittente Cometa Radio di Corigliano Calabro, con contratto a tempo indeterminato Fnsi-Aeranti-Corallo, part-time 50%, con la qualifica di teleradiogiornalista.
Esasperato dal mancato pagamento degli stipendi, non corrisposti dal mese di luglio 2016, Fiorentino si è rivolto al Sindacato Giornalisti della Calabria che, dopo aver diffidato l’azienda al pagamento delle spettanze dovute, lo ha assistito, con l’avv. Maria Antonietta Missineo, nelle dimissioni per giusta causa, formalizzate il 22 dicembre scorso, e nell’azione civile per il recupero degli stipendi, del Tfr e dell’indennità del mancato preavviso.
Nel ricorso presentato al Tribunale Ordinario di Castrovillari, l’avv. Missineo ha osservato che, per il periodo compreso tra il 1° luglio ed il 22 dicembre 2016 l’azienda Cometa Radio srl non ha consegnato al giornalista alcuna busta paga, pertanto le retribuzioni non corrisposte sono state calcolate sulla base del minimo contrattuale previsto dal Contratto nazionale di lavoro giornalistico.
“Credito certo, liquido ed esigibile di natura alimentare” per il quale il giudice della Sezione Lavoro del Tribunale Ordinario di Castrovillari, Anna Caputo, ha ingiunto, con decreto provvisoriamente esecutivo, al legale rappresentante pro-tempore della Comera Radio srl, Gerardo Lauria, il pagamento di 6mila 869,94 euro, oltre ad interessi legali e rivalutazione monetaria del dovuto sino al soddisfo, nonché di 550 euro per le spese legali.
“Uno scatto di dignità – sottolinea il segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi – che dovrebbe animare tutti coloro i quali, con passione, sacrificio e professionalità, svolgono la professione giornalistica, ma si vedono negare il pagamento delle spettanze dovute. Francesco Fiorentino per sei mesi ha continuato a lavorare senza essere pagato, sperando in un ravvedimento dell’azienda che non è mai arrivato. Tanti, i mesi senza stipendio, per una persona perbene che sceglie di vivere con i proventi del giornalismo, troppi per la dignità e il decoro di un un professionista che, in quanto tale, deve rifiutare con forza di lavorare gratis o sotto sfruttamento”. (giornalistitalia.it)