BRISTOL (Usa) – Grave lutto nel giornalismo sportivo statunitense. Nel giorno del suo 34° compleanno (il 24 dicembre) è morto di polmonite Edward Aschoff, noto reporter di football americano per il canale televisivo satellitare e via cavo ESPN (Entertainment & Sports Programming Network), che trasmette programmi sportivi 24 ore su 24. Estroverso e simpatico, Edward era noto al grande pubblico per l’abito elegante che indossava e il grande amore per lo sport.
“Siamo molto dispiaciuti di dover condividere la devastante notizia della tragica scomparsa dell’amico e collega Edward Aschoff”, ha annunciato l’emittente televisiva, stringendosi attorno ai suoi cari, a partire dalla fidanzata, Katy Berteau.
Aschoff ha commentato gli eventi sportivi dai campus universitari negli Stati Uniti per ESPN.com, SportsCenter, SEC Network e radio ESPN.
Originario di Oxford, nel Mississippi, si era laureato nel 2008 all’Università della Florida e prima di approdare alla ESPN, nel 2011, era stato corrispondente dalla Florida del Gainesville Sun.
A rendere nota la malattia era stato, il 2 dicembre scorso, lo stesso Aschoff: “Coprire #TheGame è stato molto divertente. La polmonite… non tanto. Ma, ehi, sono un giocatore di hockey”. Aveva, infatti, contratto la polmonite il 30 novembre, durante la partita tra Michigan e Ohio, a causa della temperatura scesa sotto lo zero.
Attento e scrupoloso, assieme al collega Adam Rittenberg aveva vinto, nel 2016, il concorso “Football Writers Association of America” con un servizio sul calcio universitario. “È stato uno dei reporter più intelligenti e brillanti con cui abbia mai avuto il piacere di lavorare” ha, infatti, dichiarato Lauren Reynolds, direttore esecutivo dell’ESPN.
Commovente il commento pubblicato da Aschoff a corredo della foto della sua compagna: “Mi aiuta avere questo dolce angelo che si prende cura di me rischiando di contrarre la malattia. La zuppa, il tè e i deliziosi piatti che mi prepara, mi hanno impedito di strisciare in un angolo e piangere per giorni. Ti amo piccola. Grazie per aver sopportato le mie crisi di tosse alle 5 del mattino”. (giornalistitalia.it)