SOUSSE (Tunisia) – C’è anche un giornalista italiano tra i testimoni oculari della strage dell’Isis sulla spiaggia antistante gli hotel di lusso di Sousse, nel golfo di Hammamet in Tunisia. È Pietro Salamina, critico eno-gastronomico iscritto all’Ordine dei giornalisti del Veneto, che ha assistito all’assalto che ha provocato 37 morti e 36 feriti.
Salamina si trovava ad una cinquantina di metri dal luogo dell’assalto ed ha visto un uomo sbarcare sulla spiaggia e mettersi a sparare sui bagnanti, prevalentemente tedeschi e francesi, contemporaneamente ad altri terroristi che, probabilmente, si erano mimetizzati tra i turisti che solitamente fanno footing sulla spiaggia. Salamina ha raccontato di aver assistito anche all’uccisione, da parte delle forze di sicurezza, del terrorista proveniente dalla regione di Kairouan, una delle città sante dell’Islam. Era vestito come un comune bagnante ed era arrivato in spiaggia con un kalashnikov nascosto nell’ombrellone.
Il giornalista italiano ha spiegato che ciò è avvenuto nonostante il controllo maniacale eseguito costantemente dalle forze di polizia, sulle spiagge antistanti i resort di lusso, considerato che quella del turismo è l’unica risorsa del Paese. Grazie ad esso, infatti, la Tunisia è finora riuscita a pagare gli stipendi degli impiegati pubblici. La strategia dei terroristi mira, infatti, a mettere in ginocchio l’economia tunisina per rendere più vulnerabile la sua popolazione. Quanto al numero delle vittime di oggi, a giudizio di Pietro Salamina il bilancio è, purtroppo, destinato a crescere.
Il veneto Pietro Salamina ha assistito al bagno di sangue da una cinquantina di metri
Non capisco perchè questo giornalista abbia detto, durante il collegamento, che i terroristi hanno mirato a tedeschi, francesi e inglesi…. Da quando i terroristi sanno distinguere la nazionalità delle persone, specialmente su una spiaggia in Tunisia?!?