TEL AVIV (Israele) – Le autorità saudite hanno arrestato un cittadino saudita sospettato di aver trasportato il giornalista televisivo israeliano Gil Tamari a bordo della propria automobile alla Mecca, all’interno dell’area in cui l’ingresso è rigorosamente vietato ai non musulmani. Lo riferiscono i media israeliani.
Al rientro in Israele Tamari ha trasmesso sulla emittente commerciale Canale 13 un lungo servizio sulla sua visita alla Mecca e sul monte Arafat, «la prima in assoluto di un giornalista israeliano» ha notato, esprimendosi sia inglese sia in ebraico. Il suo conducente, ha precisato Tamari, ignorava comunque che egli fosse israeliano.
In seguito alle proteste giunte dall’Arabia Saudita Tamari ha replicato su twitter di non aver inteso in alcun modo «offendere i musulmani, o qualsiasi persona. Se qualcuno si è offeso, mi scuso profondamente. Il mio scopo – ha rilevato – era di evidenziare l’importanza della Mecca, e la sua bellezza». L’incidente ha seguito di pochi giorni la missione mediorientale con cui il presidente Usa Joe Biden ha cercato, fra l’altro, di favorire una normalizzazione graduale dei rapporti fra Israele e l’Arabia Saudita, nel contesto degli “Accordi di Abramo”. (ansamed)
Nei guai l’autista che condusse Gil Tamari nell’area vietata ai non musulmani