A Beirut nel corso dei violenti scontri contro il Governo per la crisi dei rifiuti

Giornalista della tv Lbci aggredita dalla folla

La giornalista aggredita a Beirut

La giornalista aggredita a Beirut

BEIRUT (Libano) – Appello a una nuova manifestazione per sabato prossimo in Libano dopo le proteste che, lo scorso fine settimana, hanno riportato la tensione alle stelle a Beirut. La campagna “You Stick”, che stamani ha annullato la protesta contro il governo annunciata per questo pomeriggio nel centro della capitale, ha invitato i suoi sostenitori a scendere in piazza sabato alle 18 ora locale. I promotori della campagna non hanno per ora indicato dove si daranno appuntamento.
I dimostranti chiedono una soluzione per la crisi dei rifiuti, che hanno invaso Beirut dopo la chiusura della discarica di Naameh, spingono per una seria lotta alla corruzione e criticano la leadership politica per la crisi che da mesi paralizza il Paese dei Cedri.
Il bilancio diffuso dalla Croce Rossa libanese dopo le proteste di ieri parla di 402 feriti. La polizia ha arrestato 32 persone e ha riferito che 99 agenti sono rimasti feriti. Una giornalista della tv libanese Lbci News durante la diretta è stata aggredita dalla folla.
Il ministro libanese dell’Interno, Nohad al-Machnouq, dopo un incontro con il premier Tammam Salam al Gran Serraglio, sede del governo, ha detto che gli attivisti hanno “diritto a manifestare”, ma “ci sono alcuni gruppi legati a certi partiti politici che hanno un’agenda diversa”.
Intanto, un appello a “tutte le parti” alla “massima moderazione” arriva dal coordinatore speciale per il Libano, Sigrid Kaag. In un comunicato, in cui si fa appello anche alla “responsabilità politica”, si sottolinea “l’importanza di proteggere i diritti dei cittadini a manifestare pacificamente la propria volontà e a esprime le proprie richieste”. (Adnkronos)

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