BEIRUT (Libano) – Un giornalista saudita, Ajaa Brinji, è stato condannato a 5 anni di reclusione e a 8 anni di divieto di espatrio per una serie di tweet. Lo rende noto Amnesty International, affermando che la sentenza “è una chiara violazione della legge internazionale e l’ultima dimostrazione della profonda intolleranza delle autorità saudite per il diritto di espressione pacifica”.
Brinji, già giornalista per testate quali al-Bilad, Okaz e al-Sharq, è detenuto dal maggio del 2014. L’imputato è stato giudicato colpevole di diversi reati, fra i quali “insulti ai governanti”, “incitamento dell’opinione pubblica” e “avere accusato le forze di sicurezza di aver ucciso manifestanti ad Awamiyya”, una regione nell’est del Paese.
“Brinji è l’ultima vittima della spietata repressione dell’Arabia Saudita contro il dissenso”, ha affermato James Lynch, vice direttore di Amnesty per il Medio Oriente e il Nord Africa. (Ats)
In carcere Ajaa Brinji, l’ultima vittima della spietata repressione dell’Arabia Saudita