MOSCA (Russia) – Di male in peggio. Ivan Golunov, giornalista investigativo della testata indipendente Meduza (che ha sede a Riga), fermato ieri dalla polizia con l’accusa di detenzione di stupefacenti, potrebbe essere stato malmenato mentre si trovava in cella. È quanto emerge dalla testimonianza del paramedico che lo ha visitato dopo che il reporter ha accusato un malore ed è stato portato in ospedale.
“Ha diversi lividi nella gabbia toracica, anteriore e posteriore, segni sulla decima e l’undicesima costola, un sospetto infortunio craniocerebrale e una sospetta commozione cerebrale”, ha detto il medico a Interfax. La situazione rischia di diventare tesa.
L’arresto di ieri ha infatti suscitato scalpore, forse ben oltre le previsioni delle autorità. Golunov, famoso per le sue inchieste sulla corruzione, ha ricevuto la solidarietà di decine di colleghi che, su invito del sindacato dei giornalisti, hanno sfidato le autorità manifestando davanti alla sede del ministero degli Interni scatenando un’ulteriore ondata di fermi. Ma è stato tutto inutile.
Golunov oggi è stato incriminato per “tentato spaccio” e i magistrati hanno chiesto di prolungare lo stato di arresto per altre 72 ore. Il giornalista – ha denunciato il direttore di Novaya Gazeta, Dmitry Muratov – ha quindi “accusato un malore” ed è stato portato in ospedale in ambulanza per dei “controlli”. Circostanza confermata dal portavoce della polizia di Mosca.
Secondo la versione diffusa dalla polizia, Golunov quando è stato fermato aveva addosso diversi pacchi contenenti 4 grammi di mefedrone, un farmaco stimolante sintetico; tre pacchetti e un altro pacco contenente una sostanza polverosa non meglio identificata sono stati inoltre trovati nella sua casa. Il suo
avvocato, Dmitry Dzhulai, ha insistito sul fatto che gli agenti lo hanno incastrato piazzando loro stessi la droga (proprio nel corso del fermo).
Il direttore generale di Meduza, Galina Timchenko, e il capo redattore Ivan Kolpakov, ritengono che l’arresto di Golunov sia avvenuto proprio a causa dei suoi articoli sulla corruzione in Russia.
Il caso Golunov sembra la classica goccia che fa traboccare il vaso, vista la compatta reazione da parte della comunità giornalistica di Mosca. Il Consiglio presidenziale russo per i diritti umani e il sindacato dei giornalisti russi ha rilasciato una nota in cui si chiede al ministro dell’Interno Vladimir Kolokoltsev “un’inchiesta urgente” sulle azioni compiute dai poliziotti nonché sull’intera vicenda che ha portato al suo arresto. In serata, Ivan Golunov è stato posto agli arresti domiciliari. (ansa)