Il corrispondente dell’Eco di Biella fotografava lo sgombero dell’area a Cossato

Giornalista aggredito nella Valle degli orti

La “Valle degli orti”, a Cossato, in cui è avvenuta l’aggressione (Eco di Biella)

BIELLA – Brutta aggressione al corrispondente di Cossato dell’“Eco di Biella” da parte di uno dei proprietari del terreno che ospita la “Valle degli orti” – l’area che si trova tra via Trieste e via Matteotti, a Cossato, nel biellese, al centro di continue polemiche – durante i lavori di sgombero. Il fattaccio – riporta il quotidiano – è avvenuto lunedì scorso, 26 novembre.
«L’aggressore avrebbe costretto con la forza il giornalista a consegnargli il telefono cellulare, – riporta l’Eco di Biella – al punto, addirittura, da strapparglielo dalle mani. Gli avrebbe, inoltre, storto il braccio dietro alla schiena».
Il corrispondente del quotidiano ha, quindi, chiesto l’intervento dei carabinieri.
«Il telefono è stato alla fine riconsegnato, – riporta l’Eco – non prima, però, che il proprietario di una fetta del terreno si scusasse direttamente con il giornalista per l’incredibile aggressione. Nel farlo ha affermato d’aver frainteso la presenza dell’inviato». Non solo: il proprietario di parte della “Valle degli orti”, nel chiedere scusa al cronista, si è giustificato dicendo che «le continue notizie pubblicate su Facebook relative all’area oggetto dello sgombero gli avevano fatto salire il sangue alla testa e gli avevano fatto in quel momento ritenere che quell’uomo che stava scattando fotografie non lavorasse per un giornale, ma fosse uno dei blogger che voleva continuare a “ricamare” la notizia su Facebook».
Ci è voluta la calma mostrata dal corrispondente dell’Eco di Biella a riportare alla normalità la brutta vicenda: in seguito alle scuse, il giornalista ha deciso di non sporgere denuncia, rinunciando nel contempo a farsi refertare in ospedale.
I carabinieri, però, stanno ancora valutando – scrive l’Eco – se sussista o meno nel grave gesto un reato procedibile d’ufficio come la violenza privata.
«Prendo atto delle scuse, accettate dal nostro collaboratore giornalista – rimarca il direttore dell’Eco di Biella, Roberto Azzoni –  da parte del protagonista di un gesto inqualificabile che è figlio dei nostri tempi e che, per fortuna, non ha avuto alcuna conseguenza fisica». Azzoni si augura, inoltre, «che fatti come questi non si abbiano a ripetere soprattutto nei confronti di un giornalista nell’esercizio delle sue funzioni in luogo pubblico».
Immediata la solidarietà dei colleghi e delle altre testate giornalistiche, tra cui Notizia Oggi Vercelli, dello stesso Gruppo Netweek a cui fa capo l’Eco di Biella: «L’episodio di Cossato – scrive il direttore Daniele Gandolfi – scava un altro profondo solco nella nostra professione. I giornalisti sono regolarmente esposti al pericolo e indifesi. Ma soprattutto sono vittime indirette del degrado sociale portato da facebook e dagli altri social in cui transitano con troppa frequenza fake news e attacchi colmi di odio. Troppo spesso la gente confonde questi ignobili haters da tastiera con i giornalisti veri, quelli che ogni santo giorno, come il sottoscritto e come i ragazzi del gruppo che mi onoro di dirigere, indossano scarpe da battaglia e giacche a vento e “scendono in campo” per raccontare la verità. Fare informazione seduti in poltrona e pescando da Facebook non ci interessa. Non ci interesserà mai. E nemmeno mai ci faremo intimidire da qualche scalmanato». (giornalistitalia.it)

I commenti sono chiusi.