PADOVA – Lutto nel giornalismo padovano per la morte di Furio Stella, storico cronista sportivo de “Il Mattino di Padova”, deceduto domenica notte all’ospedale di Monselice, dove era stato ricoverato poche ore prima in condizioni critiche. Aveva 57 anni ed era malato di leucemia. Il trapianto di midollo non è stato, purtroppo, sufficiente per salvarlo da una malattia che, raccontano e scrivono i colleghi di Padova, Furio ha affrontato con un cuore da leone.
Giornalista molto conosciuto ed amato, originario di Trieste, ma da sempre a Padova, Furio Stella ha lavorato per 30 anni per il Gruppo Finegil, seguendo, innanzitutto, il Calcio Padova. Aveva collaborato anche con la Rai, La Stampa, Il Giorno, Il Centro di Pescara e L’Alto Adige di Pescara. Era stato, inoltre, fondatore dell’edizione italiana del mensile Nexus, nel 1995, dirigendola fino al 2004. Nel 2008 aveva iniziato a scrivere l‘inserto scientifico “Effervescienza” del mensile Biocalenda.
All’attività e alla passione giornalistica, Stella alternava quella di scrittore: ha pubblicato nel 2008 una raccolta di racconti dal titolo “La casa dei molini a vento” e nel 2012 il romanzo “Il cameriere di Rocco”. E‘, invece, del 1980, “La vecchia signora di provincia”, dedicato al Calcio Padova, come pure “Calcio Padova 1910-2010, un sogno lungo un secolo”.
Era andato in pensione – anticipata dall’aggravarsi della malattia – a fine 2013. Oggi lo piangono tanti colleghi che ne hanno apprezzato, per anni, l’estro e la profonda umanità. Perché Furio Stella, raccontano quanti hanno lavorato per anni al suo fianco, era “un uomo buono, amato, semplice e al tempo stesso straordinariamente originale. Un giornalista arguto, ironico e sferzante, in grado di cogliere sempre il senso della notizia e di svilupparla al meglio”.
Cronista sportivo molto conosciuto ed amato, è scomparso a 57 anni