PALERMO – “La comunicazione dell’editore del Giornale di Sicilia non tiene in alcuna considerazione il mantenimento di un livello di qualità e di contenuti che garantisca al giornale la sua stessa sopravvivenza. E la pretesa di fare lo stesso giornale con una forza lavoro quasi dimezzata assomiglia più a una mera e vana esibizione di muscoli da parte datoriale che a un concreto piano di ristrutturazione che sia funzionale a un vero e proprio rilancio”.
Dopo il vicepresidente vicario dell’Inpgi, Giuseppe Gulletta, oggi è l’Associazione Siciliana della Stampa a prendere posizione sull’intenzione dell’editore del Giornale di Sicilia di licenziare 12 giornalisti ex articolo 1 e di azzerare tutti gli altri contratti ex articolo 2 e 12, “seguendo una strada del tutto estranea alle procedure proprie del contratto di lavoro giornalistico”.
L’Associazione Siciliana della Stampa conferma, quindi, il giudizio di “irricevibilità” espresso dal Comitato di redazione e si dice “al fianco dei colleghi del Cdr e della redazione che, nonostante la disponibilità a una trattativa seria e basata per prima cosa sull’analisi dei bilanci della società (come prescrive la stessa legge 223), continuano a ricevere dall’editore solo dinieghi e ultimatum”.
“I giornalisti – afferma l’Assostampa Sicilia – non vi si piegheranno certamente ma, condividendo un’unica linea col sindacato che ha sempre inteso dialogare pur nelle difficoltà causate da una crisi senza precedenti, continueranno a ricercare una soluzione la più possibile condivisa. Che tenga conto della storia del Giornale di Sicilia e della professionalità e della dedizione dei suoi giornalisti e, soprattutto, dei posti di lavoro”. (giornalistitalia.it)
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