La sede del Giornale di Sicilia a Palermo
PALERMO – “I lavoratori del Giornale di Sicilia si sentono abbandonati dalle istituzioni politiche. Da tempo, chiediamo un incontro per affrontare la tragedia immane che sta per rovesciarsi sul quotidiano, fondamentale punto di riferimento dell’informazione cittadina e regionale”. Maurizio Rosso, segretario generale Slc Cgil Palermo, torna a rivolgere alle istituzioni regionali l’invito a un incontro per esaminare la critica situazione del giornale, dopo l’annuncio dei 31 esuberi su 43 dichiarati dalla Ses, la Società Editrice Siciliana guidata dall’amministratore delegato Lino Morgante, ovvero della stessa società che edita la Gazzetta del Sud e che, nell’agosto 2017, ha acquisito il pacchetto di maggioranza della holding che controlla il Giornale di Sicilia, l’emittente televisiva, la radio ed il sito internet rimasti, per 157 anni, saldamente in mano alla famiglia Ardizzone.
Lino Morgante e Antonio Ardizzone
“Abbiamo chiesto più volte – ricorda Rosso – una convocazione al presidente della Regione e agli assessori competenti, ma senza risultato. Ci sembra quantomeno singolare che la Regione siciliana non abbia a cuore il destino di una testata giornalistica storica e prestigiosa e di lavoratori altamente qualificati che hanno garantito in tutti questi anni un’informazione sempre trasparente, corretta e puntuale”.
“Rinnoviamo la nostra richiesta di un incontro urgente al presidente Musumeci e agli assessori al Lavoro e alle Attività produttive, nonché ai presidenti della terza e quinta commissione all’Ars, per – conclude Rosso – fermare lo scempio che si sta abbattendo sul Giornale di Sicilia e sull’opera preziosa dei lavoratori di un organo d’informazione insostituibile per la nostra isola. Insomma, dobbiamo fermare la tragedia che si sta abbattendo sulla storica testata giornalistica e sui lavoratori”. (giornalistitalia.it)
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