FIRENZE – Giorgio Micheletti, il giornalista conduttore della trasmissione sportiva di Toscana Tv per cui lavora Greta Beccaglia, la cronista molestata dai tifosi della Fiorentina davanti allo stadio di Empoli il 27 novembre 2021, denuncerà le tante persone che con minacce e offese lo hanno bersagliato sui social web network.
«Trascorsi circa 20 giorni – afferma Micheletti – è il momento di comunicare di essermi rivolto al mio avvocato penalista per tutelare la mia onorabilità dai gravissimi attacchi ricevuti. L’attesa è dovuta al fatto di voler evitare di contribuire al troppo clamore mediatico».
Micheletti precisa che le iniziative legali per cui è stato incaricato l’avvocato Massimiliano Manzo del foro di Firenze «non hanno alcuna mira economica: qualunque risarcimento verrà integralmente devoluto alla Fondazione Tommasino Bacciotti, di cui ho grande stima».
Quando Greta Beccaglia veniva molestata, ricostruisce Micheletti in una nota, «per tranquillizzarla la invitai a “non prendersela” e dopo pochi secondi chiusi il collegamento, condannando in modo netto e perentorio la violenza subita dall’inviata»: ciononostante il mondo dei social network, prosegue il conduttore, «prestava attenzione unicamente alla frase “non prendertela” con pesanti offese e minacce contro di me per non aver fatto abbastanza».
Lo studio legale dell’avvocato Manzo sta selezionando numerosi profili social dove sono comparsi commenti offensivi e minatori i cui estensori saranno destinatari di specifiche querele per l’ipotesi dei reati di diffamazione e minacce oltre che per la richiesta del risarcimento dei danni.
«Giorgio Micheletti, che è uno stimato giornalista – spiega l’avvocato Manzo – si è rivolto a me per tutelare il suo onore e la sua reputazione, nonché la sua sicurezza personale, perché ha ricevuto pesanti minacce e diffamazioni sui social Fb e Instagram equiparabili alla diffamazione aggravata dall’utilizzo del mezzo stampa data la potenza di questi social. Ha deciso di fare querela poiché la gente si è scatenata scioccamente contro una persona perbene isolando dal contesto solo quella frase “Non te la prendere” detta solamente per tenere calmi i toni mentre la ragazza era sola in mezzo a quei tifosi. Per i profili con le frasi più gravi ci saranno querele mirate».
«Molti profili – aggiunge il legale – sono schermati da nomignoli spesso di difficile lettura, ma chiederemo all’autorità giudiziaria requirente che voglia accertare l’identità attraverso l’Ip usato». (ansa)