ROMA – È Gianluca Di Feo, romano, classe 1967, il nuovo vicedirettore de la Repubblica. Figlio di un ufficiale dei carabinieri, Di Feo si occupa da venticinque anni di criminalità organizzata, corruzione, traffico d’armi e servizi segreti.
Lo ha fatto prima sulle pagine del Corriere della Sera, dove è rimasto a lungo, poi su quelle dell’Espresso, dove è diventato caporedattore della redazione di Milano e vicedirettore, e ha seguito e documentato, tra l’altro, lo scandalo di Mani pulite.
Il giornalista è anche autore di diversi libri che riguardano, appunto, mafie e corruzione nelle sue varie forme, tra cui “Veleni di Stato”, pubblicato nel 2009 da Rizzoli, e il più recente, sempre per i tipi di Rizzoli, “Il male italiano. Liberarsi dalla corruzione per cambiare il Paese”, scritto insieme a Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, con cui aveva già collaborato per altre pubblicazioni.
Già vicedirettore dell’Espresso, si occupa da 25 anni di mafie e corruzione