NAPOLI – Escrementi, urina, erbacce e sporcizia di ogni genere: così sono ridotte le Rampe Giancarlo Siani nel quartiere Arenella di Napoli. Una scalinata dedicata al giornalista ucciso dalla camorra 34 anni fa, ma che è divenuta una piccola discarica di rifiuti dove non c’è manutenzione e dove i cattivi odori si avvertono ad ogni ora del giorno.
«Qui – denunciano i residenti della zona – gli spazzini non si vedono mai. Gli unici che ogni tanto si mettono a spazzare sono dei ragazzi africani che chiedono l’elemosina ma alla fine rimuovono ben poca spazzatura».
«Chiunque voglia – incalza un anziano commerciante – viene qui e disegna un murale e scritte di ogni tipo».
Tra pochi giorni, il 23 settembre (giorno in cui il giornalista fu assassinato, ndr), come avviene ogni anno, il Comune deporrà dei fiori in ricordo del giornalista ucciso nel 1985.
«Solo in quell’occasione – spiegano i residenti – si provvede a ripulire la scalinata in fretta e furia con l’arrivo massiccio di spazzini e si cerca di non far parcheggiare le auto in divieto di sosta con l’arrivo dei vigili urbani. Ma si tratta solo di una realtà fittizia da dover mostrare alle telecamere e ai fotografi visto l’arrivo delle istituzioni il giorno 23 settembre».
«Poi – aggiunge una residente – dopo la cerimonia in ricordo di Siani qui tutto torna come prima e le rampe ripiombano nel degrado e nel dimenticatoio». (adnkronos)
“Il Comune fa pulire la scalinata solo per la commemorazione del 23 settembre”