TORINO – Gian Paolo Ormezzano, leggenda vivente nel mondo del giornalismo sportivo, è morto oggi all’età di 89 anni. Nato nel capoluogo piemontese il 17 settembre 1935, era giornalista professionista iscritto all’Ordine del Piemonte dal 15 aprile 1957. Un malore improvviso lo ha colto nella sua abitazione di via Angelo Sismonda a Torino.
Un giornalista senza tempo che in tutta la sua vita non ha mai centellinato passione ed entusiasmo per il suo lavoro. Nel novembre 2020 era sopravvissuto al Covid.
Entrato a diciassette anni come redattore “abusivo” del quotidiano Tuttosport e ricevuti i gradi di giornalista al capezzale di Fausto Coppi, ha seguito e raccontato i principali eventi sportivi (e non solo) dell’ultimo mezzo secolo, dai Giochi di Roma del 1960 allo sbarco sulla Luna nel 1969, dall’attacco terroristico di Monaco nel 1972 al Mundial spagnolo degli azzurri del 1982, senza contare le presenze nelle grandi corse ciclistiche a tappe.
Biografo-ghostwriter di Enzo Ferrari, Giampiero Boniperti, Omar Sívori, a lungo editorialista per La Stampa, il Guerin Sportivo e Famiglia Cristiana, Gian Paolo Ormezzano ha scritto romanzi e saggi, tra cui Giro d’Italia con delitto, oltre ai tre volumi Storia del ciclismo (vincitore del Bancarella Sport), Storia dell’atletica e Storia del calcio. Ed ancora: “Enzo Bearzot”, Storia del calcio, Longanesi, 1980; “Tutto il calcio parola per parola”, Editori Riuniti, 1997; con Giorgio Tosatti “Il Grande Torino”, Reverdito Editore, 1999; “Il tifo e lo schifo”, Eco Editore, 2004; “Il Vangelo del vero Anti-Juventino”, Armenia Edizioni, 2005; “La fine del campione”, Cairo editore, 2015.
Opinionista a 90° Minuto per la stagione 2015-16, aveva esordito in televisione nel 1962, dal Palazzo del Ghiaccio di Torino, conducendo un programma per ragazzi sul pattinaggio artistico.
È stato direttore del quotidiano Tuttosport dal 1974 al 1979 e del settimanale per ragazzi Il Giornalino.
Grandissimo tifoso del Torino, lascia la moglie e tre figli, tra i quali il collega Timothy del Corriere della Sera che oggi ha dato la notizia con queste parole: «Se ne è andato papà. Un gigantesco super papà. Siamo travolti dal dolore ma anche dell’affetto di tutti quelli che lo hanno conosciuto e amato. Grazie. ♥️».
«GPO – ricorda il collega Gianfranco Coppola – in quante maniere srotolare questo acronimo? Grande Protagonista Omnicomprensivo. Oppure Grande Penna Oltre. GPO, Gianpaolo Ormezzano la stessa cosa. Un giornalista di successo che ha raccontato, da praticante, la morte di Fausto Coppi e lo sport per quasi 70 anni in maniera sublime. GPO, unico e le sigle del nome servivano per “certificare” fondi o per – all’inizio – segnare la firma quando c’è tanto già firmato col nome per esteso. Mai con una banalità in centinaia di pezzi. Anche in tv, da ospite, odiava l’apparire più che essere e una volta uscì da una trasmissione. Grandissimo».
Alla famiglia il profondo cordoglio del Direttore e della Redazione di Giornalisti Italia. (giornalistitalia.it)