PALERMO – “Siamo convinti che la telefonata tra Crocetta e Tutino esista e che la vicenda non nasconda nessun complotto”. Lo dicono i legali Carlo Federico Grosso, Nino Caleca e Fabio Bognanni, difensori dei giornalisti Piero Messina e Maurizio Zoppi, che a luglio pubblicarono la notizia di una intercettazione tra il governatore e il suo medico in cui quest’ultimo auspicava che Lucia Borsellino facesse la fine del padre.
I legali hanno preso parte all’incidente probatorio disposto nell’ambito dell’inchiesta per calunnia e diffusione di notizia falsa aperta dalla procura di Palermo a carico dei due cronisti de L’Espresso.
“I giornalisti – hanno aggiunto i legali – hanno agito nella consapevolezza di esercitare un vero e proprio dovere di cronaca”. (Ansa)
Lo dicono i legali dei 2 giornalisti dell’Espresso incriminati per calunnia e falsa notizia