ROMA – Fresco di stampa l’ultimo libro del giornalista Gennaro Sangiuliano. Il titolo è “Trump – La rivincita” (Mondadori, Oscar Storia, 358 pagine, 14,50 euro) e sarà presentato in anteprima nazionale a Roma, a Palazzo Brancaccio (via del Monte Oppio 7) martedì 28 gennaio alle ore 17.30, una settimana dopo l’insediamento ufficiale del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America.
È un libro destinato a far discutere molto il mondo politico, non solo quello italiano, per le novità esclusive che il saggio contiene, una vera e propria biografia finalmente completa di Donald Trump in cui l’ex direttore del Tg2 ed ex ministro della Cultura ripercorre le tappe fondamentali della vittoria di Trump alla presidenza degli Stati Uniti d’America utilizzando un racconto avvincente, freschissimo e pieno di aneddoti e di dettagli che non sono mai stati raccontati in maniera così completa e precisa dalla stampa europea.
Gennaro Sangiuliano conosce il tema Trump come pochi altri in Italia e questo suo nuovo libro ne è la riprova. Già in passato aveva già scritto un primo saggio su Donal Trump e al vecchio testo, uscito nel 2017, l’autore ha aggiunto gli ultimi nuovi capitoli della Trump-Story che ricostruiscono e attraversano il periodo di tempo che va dai fatti di Capitol Hill ad oggi, con una parte finale del tutto avvincente che narra nei dettagli, e come solo un topo da biblioteca come Gennaro Sangiuliano poteva fare, la straordinaria rimonta politica di Trump.
Ma chi è davvero Trump? Lo sprovveduto poco avvezzo alle regole della politica o l’eccentrico miliardario che dice le cose come stanno? Per rispondere – spiega l’autore – occorre partire da lontano.
Il racconto, senza sconti e pregiudizi, delle vicissitudini personali, imprenditoriali e politiche di Donald Trump – dalle origini familiari fino alla seconda campagna elettorale segnata dalla pandemia del Covid-19 – diventa così la storia di un uomo in grado di cogliere il senso del suo tempo; una vicenda in cui le sorprese sono sempre dietro l’angolo e c’è una sola certezza: “The Donald” saprà ancora stupirci. Ma così è stato.
Quando il 6 gennaio del 2021, in diretta televisiva mondiale, si consumò l’assalto al palazzo del Campidoglio, suscitando un moto d’indignazione globale, nessuno – fa osservare Gennaro Sangiuliano – avrebbe mai scommesso un solo centesimo sul futuro politico di Donald J. Trump. In quei giorni il suo destino sembrava, infatti, segnato e non solo politicamente. Poi Trump ha rovesciato tutto questo: le inchieste giudiziarie, i processi, gli attentati, l’odio di certi poteri forti, le ipocrisie, le star del cinema, il mainstream, i giornaloni americani e i grandi network. Piaccia o meno – sottolinea l’ex ministro della cultura – tutto questo merita di essere raccontato con dettagli e particolari.
La sua vittoria – per la seconda volta – racconta Gennaro Sangiuliano – ha spiazzato un po’ tutti: mass media, esperti di sondaggi, intellettuali, politologi. Ma l’America è la terra dove può accadere l’impensabile. E così nel novembre 2024 Donald Trump è stato rieletto presidente degli Stati Uniti dopo l’interruzione di un mandato, secondo uomo nella storia a riuscirci. Un caso di “resurrezione politica” più unico che raro, di sicuro emblematico.
Parterre delle grandi occasioni per il lancio del libro. A fare da apripista al dibattito che ne seguirà al Brancaccio sarà il giornalista Gianni Riotta che conosce l’America di Donald Trump come le sue tasche per averla raccontata mille volte ai suoi lettori e al suo pubblico. Dopo di lui sarà la volta del senatore Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia in Senato, e le conclusioni sono affidate al presidente del Senato Ignazio La Russa. Infine, il moderatore Giuseppe Malara, caporedattore di Rai Radio 1, passerà la parola al protagonista della serata.
«La rivista Time – sottolinea Gennaro Sangiuliano – ha proclamato Trump uomo dell’anno con una motivazione abbastanza chiara: “La sua rinascita politica non ha paralleli nella storia americana”. Comunque la si pensi, è il frutto di una grande tenacia e capacità di resilienza.
A Trump è riuscita una rielezione che ha solo un altro precedente nella storia americana: Grover Cleveland che fu il ventiduesimo e il ventiquattresimo presidente». Quanto basta per giustificare anche i toni enfatici con cui Sangiuliano ripercorre e ripropone tutta la vicenda esistenziale di Trump, dalle origini tedesche della famiglia al racconto del nonno emigrante, dagli studi di buon livello all’ascesa come imprenditore.
In questo suo nuovo libro, Sangiuliano prova a spiegare le dinamiche del successo del tycoon in questo modo: «La rielezione di Trump – scrive l’ex direttore del Tg2 – dimostra, ancora una volta, il solco che divide la narrazione fatta da alcune élite autoreferenziali, quelle che vivono negli attici e nei loft delle ztl americane, e la gente comune, quella che lavora e che soffre se la rata del mutuo lievita e se c’è un’alta inflazione…
È un fenomeno comune a tutto l’Occidente dove minoranze ristrette e sganciate dalla vita reale pretendono di insegnare agli altri come vivono e cosa essere e poi perdono le elezioni… Trump ha rigenerato il patriottismo americano che supera le divisioni e afferma l’essere comunità».
Ma nelle pagine conclusive del suo nuovo libro Sangiuliano va ancora oltre questa sua analisi e aggiunge che la nuova ascesa di Trump ha tratti inediti, «perché il neopresidente controlla il Senato, di misura la Camera dei Rappresentanti, ed è chiaro il richiamo all’essere un movimento (Make America Great Again), non un partito in senso tradizionale, con le sue sovrastrutture, ma un movimento, una comunità coesa attorno a ideali e obiettivi, attiva nel perseguirli.
È chiaro che la nuova presidenza Trump si rivela nello stile del personaggio, sarà da seguire, ma è quanto basta per ritenere questo nuovo saggio di Gennaro Sangiuliano una vademecum utilissimo per comprendere meglio dove andrà l’America dei prossimi anni. (giornalistitalia.it)
Pino Nano